Testo di Fabrizio Rossi (13 gennaio)
Prima di lui molti altri provarono a squarciare il silenzio di morte che aleggiava intorno agli eccidi dei partigiani a guerra già finita. Ricordo un grandissimo libro di Giorgio Pisanó intitolato “triangolo della morte” che ebbe molta fortuna ma fu taciuto al grande pubblico. Poi Renzo de Felice, con il Rosso e Nero. Il coraggio però di Pansa è stato decisivo per svelare i misteri sui crimini efferati che i partigiani, per lo più comunisti, fecero prima e dopo la fine della guerra mondiale. Un giornalista coraggioso, non di destra, ma che ha sposato la causa della verità storica, non della menzogna ricostruita ad arte per compiacere i manovratori del potere.
Caterina Caselli cantava: "La verità mi fa male".
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