venerdì 17 gennaio 2020

Non esiste il popolo italiano


Testo di Russo Anna Maria (17 gennaio)

È difficile far capire a un teleguidato che l'Italia non è una nazione ma è una Spa iscritta alla SEC statunitense. Ma è ancora più difficile far comprendere a questa gente che non esiste nessun popolo italiano, esattamente come non esiste nessun popolo Europeo. Questi sono tutti concetti creati ad hoc dalla propaganda massonica per far accettare agli schiavi lavoratori-credenti-consumatori-elettori i progetti mondialisti da loro pianificati, le cui fondamenta sono la disgregazione culturale, etnica e identitaria dei popoli sottoposti a questa unione forzata, proprio come avviene nel caso dell'Italia Spa. Nel 2020 questi concetti sarebbero dovuti essere abbastanza chiari, ma purtroppo non è così.

9 commenti:

  1. Sentiamoci telefonicamente, così ogni tuo dubbio su di me svanirà. Che ne dici?

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  2. Infatti è stata fatta l'Italia non gli italiani, non immagino neppure quante incarnazioni mi ci vorranno per considerare i campani miei concittadini, come faranno a diventare"Serenissimi"?

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    1. Vi siete fatti colonizzare dai Casalesi e dalla 'ndrangheta, e non siete capaci (o non avete la voglia) di andare in piazza per una manifestazione pro-autonomia.
      Come siete passivi, voi veneti.
      Baschi, catalani, sudtirolesi e scozzesi sono mille spanne al di sopra di voi e dei vostri vicini lumbard.
      Con un presidente di regione che pensa alle olimpiadi ed al Prosecco piuttosto che fare decontaminare le falde acquifere del triangolo Vicenza-Padova-Verona.
      Con il mare di Venezia inquinato dalle Grandi Navi e dalle diossine e dai metalli pesanti di Porto Marghera.
      Con l'aria irrespirabile a causa dello smog incessante.

      Mica siete l'Eden.

      Infatti, Trentino e Friuli sono piazzate meglio del Veneto.

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    2. Wandervogel, ogni regione ha le sue magagne: voi avete la Terra dei fuochi, inquinatissima, e a Venezia hanno avuto per molti anni problemi ambientali con Marghera. Qui in Friuli va un po' meglio, ma solo perché non ci sono grandi complessi industriali. Solo piccole fabbriche.

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  3. @Wv/Piccolo Tuono,

    è una mia deformazione professionale dovuta ai 30 anni e più di volontariato come MESTRI(= maestro) ad una Università POPOLARE Friulana, per questo mi permetto di "correggere" se qualcuno sbaglia o omette qualcosa infatti anche tu come molti scrivi solo FRIULI dimenticando che la Regione è il FRIULI VENEZIA GIULIA;

    lo stesso vale per il TRENTINO ALTO ADIGE per l' EMILIA ROMAGNA per l' ABRUZZO MOLISE etc. è chiaro !?, sappi che NON lo faccio per SACCENZA bensì con uno SPIRITO costruttivo PERCHE' credo & penso che il SAPERE E' UN DOVERE per ognuno di NOI !!!

    BUONA VITA

    SDEI/SERGIO/CERVO BIANCO

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    1. Scusa, SDEI, ma anch'io tralascio Trieste perché il mio sentire me la rende estranea. La Venezia Giulia per me è un'altra cosa rispetto al Friuli.

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  4. @Roberto,

    tu come nativo del FRIULI e "friulanista autonomista" è evidente che "snobbi" la mia amata Città di TRIESTE quindi la VENEZIA GIULIA, facendo così dimostri di ESSERE mentalmente un "localista provinciale" dimenticandoti poi le ns. molteplici & comuni RADICI storiche;

    innanzitutto abbiamo in TUTTO il NORD EST le ns. antiche origini dai CELTI poi dai ROMANI con la allora potente & ricca AQUILEIA portuale con la sua "VIA dell' AMBRA" che arrivava fino al mar BALTICO, un TERRITORIO vasto che comprendeva l'AUSTRIA-UNGHERIA-SLOVENIA-CROAZIA con l' intero NORD EST quindi anche con TERGESTE(= TRIESTE);

    che dire poi della comune "dominazione" della SERENISSIMA(= VENEZIA) della FRANCIA napoleonica e della RICCA & CULTURALE amministrazione AUSTRIACA(= IMPERO AUSTROUNGARICO), pertanto mio egregio CONREGIONALE che ti piaccia o no SONO più le COSE che ci UNISCONO che quelle che ci DIVIDONO o no !?

    MANDI

    SDEI

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    1. Dal mio punto di vista, sono più le cose che ci dividono, che non quelle che ci uniscono. A cominciare dai dialetti. I triestini, per riferirsi al Friuli, usano il termine dispregiativo "Furlania".

      Noi ricambiamo affettuosamente chiamandoli "triesticoli".

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