E’ partita la gran cassa del ricordo

L’Olocausto ebraico è, per i nostri padroni, “una delle più grandi tragedie della Storia”. A parte il fatto che quei morti ebrei rientrano nei riti della loro stessa sanguinaria religione, essendosi trattato di un sacrificio voluto dai sionisti come atto di fondazione del nascente stato di Israele, quel milione di morti ebrei, milione più, milione meno, non sono più importanti, e quindi meritevoli di essere ricordati, degli altri morti vittime della guerra, compresi gli abitanti di Dresda, e delle altre città tedesche, bruciati dal napalm degli Alleati. Il giorno in cui, magari il 26 gennaio, sarà istituito il Ricordo dei morti di Dresda, allora la cosa avrà un senso. Ora no! Per me, che sono di discendenza sia celtica che romana, una delle più grandi tragedie della Storia è la Strage di Teutoburgo, compiuta dai barbari agli ordini di re Arminio, ai danni di tre nostre legioni, comprendenti anche le famiglie dei legionari, in quell’infausto 9 dopo Cristo. Se lo stato italiano dovesse riuscire a svincolarsi dalla morsa della sudditanza agli ebrei e istituire la giornata della memoria di Teutoburgo, allora si renderebbe onore ai nostri caduti e smetteremmo di levare alti lai come tanti scolaretti agli ordini di un’ottusa maestrina.