Fonte: La voce del patriota
Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei (CER), non usa mezzi termini: “Siamo davanti ad un fenomeno completamente nuovo. Negli ultimi anni nessun ebreo è stato ucciso dai neonazisti in Europa. Questa è la verità ed è il dato da cui ripartire. Oggi i maggiori problemi li abbiamo dalle sinistre, questa è la grande novità sul fronte dell’antisemitismo“. Lo riporta ItaliaIsraeletoday.it in un’intervista a cura di Yoni Kempinski. Ma, detto così, la dimensione del fenomeno rischia di non essere chiara ai lettori. Ci viene in aiuto il Corriere della Sera che ad esempio mette in evidenza l’ambiguità della sinistra laburista inglese sul tema.
Scrive Paolo Mieli: Jeremy Corbyn, leader del Partito Laburista britannico, avrebbe “una visione della politica internazionale dai forti connotati antiatlantici corroborati da una più che decisa simpatia per organizzazioni come Hamas e Hezbollah (definite «amiche») e di spiccata antipatia nei confronti «delle politiche dello Stato di Israele». A tal punto evidente che in molti, anche dall’interno del Partito laburista, hanno identificato in essa i caratteri di un’ostilità a Israele tout court, sconfinante per di più in un (magari involontario) sentimento antisemita”. Mieli cita il rabbino capo del Regno Unito e del Commonwealth Ephraim Mirvis che, sul Times, si domanda e domanda ai lettori: «Che ne sarà degli ebrei e dell’ebraismo britannico se il Labour formerà il prossimo governo?».
Secondo Fiamma Nirenstein, che ne ha scritto di recente su Il Giornale, l’antisemitismo di sinistra che avanza è il frutto avvelenato dell’alleanza tra questa parte dello schieramento politico e l’Islam. L’ideologia dei diritti umani – ha scritto – si è posata non sul popolo di Israele, che è l’unico popolo indigeno nella terra che è la sua da 3000 anni, ma su quello dei vicini arabi, poveri del mondo. La maggiore delegittimazione degli ebrei percepita dal 90 per cento degli ebrei europei è quella dell’inversione della Shoah, come la chiamò Robert Wistrich. Israele è al centro di questo attacco antisemita, non la memoria della Shoah, né i costumi religiosi del popolo ebraico. Se chiederemmo a Corbyn perché sia antisemita, risponderà che i suoi migliori amici sono ebrei, e che è semplicemente contro l’oppressione che Israele infligge ai palestinesi. Se gli si chiederà perché tuttavia è amico di Hamas, la risposta invocherà i valori della resistenza contro l’oppressione. Questa è la bandiera europea dell’antisemitismo odierno.
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