venerdì 1 gennaio 2021

Sessanta milioni di volenterosi topolini


Testo di 
Claudia Monteverdi

Le sentite le risate? Sono quelli della Pfizer che hanno piazzato il colpo del secolo. L’EMA infatti ha autorizzato la commercializzazione del vaccino a patto che a dicembre 2023 ne venga confermata l’efficacia e la sicurezza, in difetto di ciò a gennaio 2024 non potrà più essere venduto. La Pfizer ha tempo fino ad aprile 2021 per dare informazioni aggiuntive sui nuovi eccipienti inseriti per la prima volta in un vaccino. Come ad esempio ALC-0315, componente primario, e ALC-0159 come secondario, che sono rispettivamente un lipido sintetico cationico, usato come veicolo di trasporto per l'RNA attraverso la membrana cellulare all'interno della cellula, ed il secondo interagisce fortemente con l'acqua impedendo l'aggregazione (grumi) e la coalescenza (fusione), delle nanoparticelle.



Tutto ciò premesso e confermato da documenti ufficiali, posso tranquillamente affermare che sarete sottoposti alla più grande sperimentazione vaccinale della storia della medicina. Farete il più grande salto nel vuoto. Mengele, ad Auschwitz li doveva legare ai tavoli e questi urlavano e si dibattevano, voi ci andate con le vostre gambe ed in file ordinate. Loro non stanno nascondendo nulla, siete voi che non volete vedere e capire. Loro vi stanno dicendo che questo è il naturale periodo di sperimentazione del vaccino, infatti vi fanno firmare una liberatoria, la cui bontà e validità dovrà essere confermata tra due anni. A quelli della Pfizer non sarà sembrato vero di aver trovato così tanti topolini volontari. 



 

4 commenti:

  1. Affermare una strenua resistenza qui sul web appare più ridicolo che altro, appunto da leoni da tasteria.

    Sinceramente di fronte all'inevitabile obbligazione non so proprio come potrei reagire.

    Credo che alla fine uno annichilisce spegnendosi.

    Non esiste nemmeno un nemico che verrebbe a braccarti.

    Ti dicono semplicemente che se non hai il "marchio" qui non entri, lì non vai, questo non compri, e altro non guadagni. Perdi il posto e nessuno più ti assume. Finisci in strada emaciato e indebolito e poi arriva presto giorno che sei stremato, e quel giorno ti raccattano da terra e ti vaccinano lo stesso in cambio di un piatto di minestra calda e una coperta pulita.

    In ogni caso la coercizione, l'obbligatorietà, è comunque un'eventualità odiosa, in particolar modo sapendo da quali corporazioni e personaggi viene caldeggiata.

    L'imposizione vaccinale significa l'abbattimento dell'ultimo baluardo etico, decretando per normativa l'uomo come lurida cavia sperimentale e niente altro all'infuori di questo. Abbiamo la stessa dignità di un bacillo da laboratorio e questo particolare non basterà, credo, a far riemergere nella collettività il risveglio di una indomita fierezza da millenni sopita.

    Davanti all'imposizione, forse, l'unica soluzione valida è quella offerta da Mishima, espletata in una forma maggiormente discreta e pertanto più compassionevole della sua.
    Siamo ormai prossimi all'ultra-nichilismo innovativo.

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    1. Mishima.


      Noi, non essendo samurai, non siamo disposti a suicidarci.


      Piuttosto, siamo intenzionati a vendere cara la pelle, come spesso va ripetendo un utente famoso di questo blog, nonché misterioso.

      Di fronte alla prepotenza, non riesco a sottomettermi. E se siamo in tanti, non sarà facile per loro proseguire nei loro intenti.

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  2. Prendiamola con filosofia , si può morire per tante cause , e comunque a mali estremi estremi rimedi , io sono sempre pronto a darmi alla macchia quando tutto è perduto ( e non è detto anche prima) , d'altronde meglio morire sbranato da un branco di lupi che da una fialetta , è più naturale.

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  3. Sottostare è penoso, a volte inevitabile, anche per amore degli altri, dei nostri cari. Ribellione e fuga sono strade percorribili, però dolorose, foriere di risvolti spesso inaspettati. Siamo messi malissimo. A volte però un po' di luce rischiara la tenebra.

    Mettetevi a sedere comodi, magari in salotto, su una poltrona. Chiudete le tapparelle, regolate la respirazione. Adesso meditate, ad occhi chiusi, sulla seguente massima, testé pronunciata dalla Capua:

    - "NON TUTTI I VIRUS DIVENTANO PANDEMIE".

    AZZZ... scusate se è poco!

    Siamo messi malissimo. Anzi, di più.....

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