sabato 24 ottobre 2020

La calma e la serenità fatta persona

Tutti noi abbiamo delle vite meravigliose, divise tra la realtà prosaica di tutti i giorni, vissuta entro limiti stabiliti da fattori contingenti e la realtà dei nostri sogni, anch’essi inseriti in limiti stabiliti, benché più labili. Io, per esempio, continuo a sognare di vivere in una casa di campagna, come vissi e forse vivrò ancora, se Dio vuole, circondato da animali che sono la mia ragione di vita, la colonna sonora della mia esistenza. Di asini ne ebbi solo due, anni fa, a Camino al Tagliamento, ma solo per un breve periodo. Le circostanze esterne, i divorzi, le separazioni, i traslochi, i licenziamenti, i colpi di testa, l’irrequietezza giovanile, o il diavolo-che-ti-porti, fanno fare scelte sconclusionate, come quella di accogliere due asini quando si è in procinto di divorziare dalla moglie, che poi porta alla necessità di lasciare la casa, che poi porta ad un'ulteriore complicazione delle proprie abitudini di vita, che poi porta alla consapevolezza di vivere senza regole, senza punti fermi, con disordini sentimentali insostenibili. Loro, gli animali, e gli asini più degli altri, non si lamentano mai (a differenza delle mogli), trasmettono calma e serenità, rigenerano le lacerazioni emotive, tranquillizzano, ma hanno il vizio di mangiare e di scagazzare, in quanto circuiti biologici aperti, input e output, inseriti nel grande ciclo dell’Esistenza omeotermica. E poi, nella calma notturna, magica e profumata, arriva il raglio infernale, destabilizzante, il lamento dell’universo sotto il tallone di ferro del tiranno umano.


6 commenti:

  1. Le mosche son mosche ma i tafani sono terribili.anche i nativi americani ne parlavano come una piaga terribile.e son pure brutti con gli occhi più brutti di di tutti loro.gli scarafaggi sono degli snob al confronto,almeno hanno l'intelligenza di fuggire via alla prima accensione di luce.

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    1. Gli insetti parassiti e molesti sono ciò che mette in dubbio la nostra convinzione riguardante la bellezza e la perfezione della Natura.

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  2. Dio non esiste. Se esistesse non avrebbe creato né le suocere, né le zanzare....

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  3. @ Mauro,
    per le suocere sono daccordo,per le zanzare esse sono utili perché fanno parte della catena alimentare.Per quanto riguarda l'esistenza di un Dio(la speranza è l'ultima a morire),invece per l'esistenza di un dio(lettera minuscola)io propenderei per il sistema duale come quello dei Catari come già accennai o per l'esistenza di molti dei(alla Freixedo).Nell'ipotesi del catarismo sarebbe il dio del male ad aver creato il mondo visibile prova ne sia che il mondo è una macelleria ambulante dove tutti mangiano tutti, dov'è tutta questa bellezza e lungimiranza di un Dio onnipotente?Nel caso dei molti dei la catena alimentare testimonierebbe a favore della loro intelligenza per aver progettato un sistema chiuso autosufficiente,ma a quale prezzo?Il mondo che abitiamo, è chiaramente imperfetto e mi sorge il dubbio dell'onnipotenza di un dio che per salvare il mondo deve sacrificare suo figlio.Fatto sta che restiamo incatenati per questo problema al fondo della caverna platonica,e solo forse dopo la nostra dipartita ne potremo uscire.Perdonami le molte parole ma questi problemi mi affascinano.Ciao.

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    1. Citazione:

      "Il mondo che abitiamo, è chiaramente imperfetto".

      E' imperfetto nella misura in cui ragioniamo attraverso le lenti dell'etica e della morale.

      Diventa perfetto quando non lo facciamo.


      Perciò Nietzsche suggeriva di andare.....al di là del bene e del male.

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  4. @ rod 25

    Hai concentrato, in poche righe, tutti o quasi i rovelli che assillano le menti dei liberi pensatori. Io mi sono risolto a scartare le teorie oppure i dogmi troppo cervellotici. Se la mia mente non li comprende, significa che non esistono. Metri cubi di aria fritta. Dai filosofi greci a quelli mitteleuropei, tristanzuoli e ripiegati su loro stessi. Grande macelleria, bene dici. Un dio che sacrifica il figliuolo..... Forse più serie le religioni politeiste. Un dio per ogni pregio, per ogni virtù. In buona sostanza solo dopo la nostra dipartita sapremo qualcosa....

    Dio sarà.

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