mercoledì 21 ottobre 2020

La sceneggiata bergamasca


Testo di 
Simone Boscali

Adesso sono stanco di sentire capre che rispetto a quanto avvenuto negli ultimi mesi ripetono "vai a vedere a Bergamo". Io sono di Bergamo. Confesso di non amare particolarmente questa terra ma non accetto che venga continuamente strumentalizzata e la sua gente manipolata. Cosa, chiedo a queste capre, cosa dovremmo vedere qui a Bergamo? Le pecorone che si mettevano in fila per vaccinarsi senza ragione contro la meningite e l'influenza, compromettendo il proprio sistema immunitario, magari prima di andare a visitare i propri anziani nelle Rsa, quando un nuovo virus simil-influenzale circolava da ottobre 2019? Dovrei vedere la gente che si accalcava inutilmente nei Pronto Soccorso per una linea di febbre in più che non meritava attenzione, finendo inutilmente ricoverata?



Dovrei vedere gente morta per un protocollo sbagliato e che la maggior parte dei medici (onore alle eccezioni) ha continuato a praticare ben oltre ogni logica senza mettere nulla in discussione? Dovrei vedere la farsa dei camion militari con autisti senza alcuna mascherina che, in probabile sovrannumero, inscenavano una marcia funebre in mezzo alla città per terrorizzare la gente detenuta, portando via cadaveri che erano stati fatti accumulare per giorni e facendo credere che fossero morti tutti insieme, quando pochi camion frigoriferi civili avrebbero potuto fare la stessa cosa con molta più discrezione? Dovrei vedere i cadaveri bruciati, similmente a come i mafiosi li sciolgono nell'acido, per impedire di scoprire con le autopsie che molti erano morti d'altro? Dovrei vedere le cause di decesso per altri problemi quasi scomparse e morire tutti e improvvisamente solo di covid? Ve lo ripeto, cosa dovremmo vedere qui a Bergamo? Vi do l'unica risposta sensata. Vedrete una gigantesca messa in scena teatrale costruita sulla serenità e l'incolumità delle persone. Una farsa gigantesca e vergognosa. E, come in tutte le farse, non possono mancare i personaggi fondamentali, a decine di migliaia: le comparse in maschera.

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