lunedì 11 aprile 2016

La preoccupazione di una mamma sdegnata



Fonte: Leggo

ABANO TERME - Ammesso Fido ma non un bimbo. È naufragata di fronte a questa scelta commerciale l'idea di una giovane coppia emiliana di trascorrere un weekend ad Abano. Impossibile soggiornare con la figlia di 18 mesi nell'hotel aponense che aveva individuato attraverso Booking.com.  Ci è rimasta male la donna che ha espresso la sua rabbia e sorpresa nel gruppo Facebook "Da Mamma a Mamma - Emilia Romagna". «Mamme, sono davvero schifata! Cercavo su Booking un hotel ad Abano Terme. Ne trovo uno con un buon prezzo per le date prescelte, vado dalla pagina della prenotazione, sto per prenotare ma cerco informazioni sul letto supplementare per la mia bimba di 18 mesi e cosa leggo? "I bambini non possono soggiornare". Eh??? Ma la cosa che mi ha dato più fastidio è stato leggere sotto "animali ammessi su richiesta". Io mi chiedo in che mondo viviamo, quando negli hotel i bambini non sono ammessi ma gli animali sì».

 
Al telefono la giovane mamma spiega: «Ero arrabbiata, ho scritto quel post di getto il 31 marzo. Mi pare assurdo il "no" per i bimbi e il "sì" per gli animali domestici». C'è di mezzo la libertà di organizzare l'azienda e i servizi che fornisce. «No. Non ce l'avevo tanto con l'albergo che fa del marketing e si regola secondo le richieste che riceve dalla clientela. Mi chiedo però verso che società andiamo se, magari anche su richiesta di molte persone, ci sono hotel che preferiscono gli animali ai bimbi. Quelli a cui non piacciono i bambini dimenticano di esserlo stati loro stessi, alla fine non amano l'umanità. Gli animali stanno diventando i nuovi figli e la gente si batte per averli con sé sempre, ristorante o albergo che sia».


«Non è corretto metterla sul piano sociale», osserva Emanuele Boaretto,
presidente Federalberghi. «Ogni hotel si specializza e quello trovato dalla signora magari non era attrezzato per i bimbi perché ha scelto di soddisfare le esigenze di una clientela più anziana. Sono molti però gli hotel in grado di ospitare bimbi piccoli». Il tema dell'accoglienza dei bimbi piccoli nelle strutture alberghiere delle terme euganee però resta. Facendo un po’ di ricerca si scopre una realtà variegata: chi i bimbi piccoli li ammette, chi ne disincentiva il soggiorno facendoli pagare come un adulto. Anni fa il Consorzio Terme Euganee, tra i club di prodotto, lanciò anche quello Family di alberghi specializzati in famiglie con bimbi anche piccoli. L'idea però non è decollata, non ha trovato la condivisione e il sostegno a esempio di Terme&Sport, e nel tempo è andata un po’ persa. La situazione è che oggi ogni albergo si organizza come crede e ogni giovane famiglia con bimbi deve cercare quello che risponde alle proprie esigenze.

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