Fonte: Zapping
L’Unicef è una truffa colossale. I nostri soldi? Stipendi
faraonici, mega-ville, alberghi di lusso e super-campagne
pubblicitarie …ed ai bambini solo le briciole! I dati che ci arrivano sono davvero spaventosi e, se confermati,
potremmo quasi osare dire di trovarci davanti ad una vera e propria
truffa! In Italia, solo per gli stipendi e le campagne promozionali si
brucia quasi la metà dei soldi raccolti. Per non parlare dei costi delle strutture, che proprio in Italia
sono tra i più elevati, basti pensare solo alle megaville che Unicef
possiede a Roma. Altra stranezza riguarda il fatto che, in Italia, Unicef non
destini nemmeno un euro dei suoi soldi ai piccoli profughi che
giungono sulle nostre coste. Eppure, in altre parti del Mondo Unicef è
molto attivo in tal senso. Il punto è che i soldi di Unicef Italia, nel nostro paese,
finiscono quasi tutti bruciati tra costi dell’associazione e
burocrazia.
Senza dimenticare che il comitato centrale di Ginevra gestisce
quest’associazione mondiale senza dare conto a nessuno, senza
lasciare libertà di scelta ai singoli comitati nazionali. Basti pensare che, un paio di anni fa, alcuni consiglieri Unicef
proposero a Ginevra di destinare almeno il 5% dei soldi raccolti ai
bambini indigenti italiani. Ma da Ginevra non è mai giunta nessuna
risposta!
In pratica, la filiale italiana viene semplicemente usata come
“cassa” alla quale attingere per finanziare i progetti nel Terzo
Mondo. E intanto i donatori italiani continuano a subire una vera e
propria truffa!
Unicef: fondi destinati a campagne pubblicitarie, ville e stipendi
dei dirigenti
La filiale italiana dell’Unicef viene usata dai vertici di
Ginevra come se fosse un bancomat. Si prelevano soldi per la
realizzazione di vari e svariati progetti, ovunque, tranne che in
Italia. Non si è mai vista una bandiera Unicef in nessuno tra le migliaia
di sbarchi in Sicilia, Calabria e Sardegna. Oltre mezzo milione di
bambini, spesso non accompagnati, accolti dai volontari e da altre
associazioni non governative. Dov'è l’Unicef così attivo in
qualsiasi emergenza umanitaria in qualsiasi parte del mondo? Dagli anni ’70 ad oggi sono stati raccolti dal Comitato italiano
Unicef oltre 2 miliardi di euro, ma per l’assistenza ai bambini
italiani o ai figli degli immigrati sbarcati sulle nostre coste non è
stato speso neanche un centesimo. Tra l’altro, la povera Italia non ha neanche mai alzato la
cresta, né preteso alcunché dai vertici di Ginevra. Per paura di
vedersi revocato lo status, forse, ma comunque si è sempre limitata
ad eseguire gli ordini senza partecipare ai comitati e senza proporre
propri progetti. Perciò solo raccolta fondi senza alcun benefit,
questo fa la sede italiana.
Ma allora i soldi dove vanno a finire se i bimbi italiani e quelli
italiani acquisiti muoiono di fame? Negli stra-stipendi, nelle
mega-ville e nelle super-campagne. Sì, superlativi, perché
superlative sono le somme di danaro di cui stiamo parlando. Nel 2015
sono stati spesi in campagne promozionali e strutture circa 20
milioni di euro, su 55 ricavati. La sede centrale di Roma è un
complesso di due enormi ville collegate tra loro da un ponticello
pedonale, con una tecnologicissima sala conferenze e dei sotterranei
con tanto di scavi archeologici dell’età imperiale annessi e
connessi. L’analisi della dinastia dei presidenti del comitato italiano di
certo non giova alla situazione. A predisporre il restauro fu il
Presidente Giovanni Micali, costretto alle dimissioni poco dopo per
una strana manovra di Palazzo. A lui subentrò Antonio Sclavi,
consigliere del Monte dei Paschi di Siena e proprietario di varie
panetterie in Toscana. Poi ci fu Vincenzo Spadafora, pupillo di
Micali, poi quello che era stato vice presidente amministrativo
dell’ente, Giacomo Guerrera, detto lo “sparagnino”, eletto per
il rotto della cuffia. A Guerrera piace così tanto la poltrona che
ha fatto di tutto per allungare il suo mandato di un anno,
modificando uno statuto considerato intoccabile fino ad oggi.
Che in quest’anno in più riesca a destinare qualche soldo ai
bambini che muoiono di fame sul nostro territorio, oppure vogliamo
fare altri lavori alla villa?
Fondatore dell'unicef :Ludwik rajchman Ebreo amnesty international pure un ebreo ecc ,il mondo e' in mano loro .Libro "le forze occulte che manovrano il mondo" di Vermajon Nome falso per paura di ripicche,dal Sito antimassoneria sez libri PDF gratis,per non morire idioti!!!
RispondiEliminaGli ebrei hanno il monopolio del business dei buoni sentimenti.
Eliminacol vittimismo si sono fregati una Terra Altrui, e le vogliono TUTTE, anche la nostra...la Sardegna è già loro, la Sicilia è dei loro servi padroni. C'è una proposta, vista la sporcizia ed il caos di Roma, di portare la Capitale a Milano. D'accordoooooooo! Ma vi prendete anche cecco primo e ultimo.
RispondiEliminaNon che Milano sia messa molto meglio eh, ormai ci stanno zone dove per trovare un italiano ci vorrebbe un navigatore speciale stile il radar delle sette sfere di Dragon Ball.
EliminaE' la prima volta che sento parlare di spostare la capitale da Roma a Milano.
EliminaIdea interessante, ma irrealizzabile.