venerdì 11 agosto 2017

La strana infermiera che non ha il coraggio delle sue azioni





TREVISO - Chiuso il procedimento disciplinare: contestato il comportamento infedele. Lei respinge le accuse. I giochi sono ormai fatti. Il destino lavorativo di Emanuela Petrillo pare segnato. L'assistente sanitaria di trent'anni che operava nel centro della Madonnina di Treviso, accusata di non aver effettuato correttamente i vaccini su centinaia di persone, tra bambini e adulti, verrà licenziata dall'Usl della Marca. La decisione è stata presa. Non è ancora stata formalizzata, ma adesso è solo una questione burocratica. La commissione dell'azienda sanitaria che sta valutando gli atti nel contesto del procedimento disciplinare interno aperto a suo carico ha sostanzialmente individuato la sanzione: la Petrillo verrà lasciata a casa. Come detto, non c'è ancora nulla di ufficiale. Si tratta però di un segreto di Pulcinella. Si stanno solo aspettando le carte dalla Procura di Udine. L'indagine sulle presunte vaccinazioni eseguite per finta era stata avviata a Treviso. Ma poi è stato tutto riunito in un unico procedimento affidato alla Procura di Udine. Questo perché l'assistente sanitaria finita al centro dei sospetti aveva lavorato nel distretto sanitario di Codroipo dal 2009 al 2015, proprio prima di approdare a Treviso. E anche qui l'Usl ha puntato i riflettori su una lunga serie di vaccinazioni che non sarebbero state eseguite nel modo corretto. Ad oggi Petrillo è indagata per omissione in atti d'ufficio e falso in certificazione.

4 commenti:

  1. abbiamo bisogno di altre eroine come lei... quanti bambini ha salvato coi suoi atti coscienziosi da disturbi più o meno gravi che si sarebbero portati dietro tutta la vita...

    Dovrebbero farla ministra della Salute altro che la "bugiardina" Lorenzin

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    1. Sono d'accordo, ma allora perché negare ciò di cui la si accusa?

      Un atteggiamento tiepido non le fa onore.

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