domenica 13 agosto 2017

Si allunga la lista dei millenaristi


Fonte: La Stampa


Meglio non prendere impegni per il prossimo 23 settembre. Quel giorno segnerà la fine dell’umanità, afferma David Meade, autore di “Planet X, the 2017 Arrival”, un libro diventato molto popolare nel web, come tutti quelli che periodicamente prevedono la fine del mondo. Ma questa volta, scrive Meade, non possiamo proprio stare tranquilli: l’Armageddon che ci aspetta è infatti annunciato dal libro che contiene tutte le verità, la Bibbia. Nel Vecchio Testamento, al capitolo 13 del Libro di Isaia, versi 9 e 10, si legge: «Ecco, il giorno dell’Eterno giunge: giorno crudele, d’indignazione e d’ira ardente, che farà della terra un deserto, e ne distruggerà i peccatori. Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non faran più brillare la loro luce, il sole s’oscurerà fin dalla sua levata, e la luna non farà più risplendere il suo chiarore». Una maledizione che superficiali commentatori biblici credevano rivolta contro Babilonia, ma che Meade pensa riguardi invece tutta la Terra. Il 21 agosto non ci sarà forse un’eclissi totale di Sole negli Stati Uniti? Ecco il Sole che si oscura fin dalla sua levata. E la Luna? Proprio il 21 agosto ci sarà anche la “Luna nera”, come viene chiamata la seconda Luna nuova quando se ne verificano due in un solo mese.  


Persino Meade ritiene però che questi siano indizi un po’ labili. Ma a loro sostegno, afferma, c’è la «convergenza del 33», come lui ha chiamato una serie di coincidenze: l’eclissi comincerà in Oregon, il 33° stato dell’Unione, e finirà al 33° grado di Charleston, in South Carolina, la Luna nera si presenta ogni 33 mesi e un’eclissi totale in tutti gli Stati Uniti continentali non si verificava dal 1918, cioè da 99 anni, che come tutti sanno è l’equivalente di 33 moltiplicato per 3. Facile dunque prevedere che la fine del mondo arriverà il 23 settembre, 33 giorni dopo l’eclissi. E perché, se no, i massoni avrebbero dato così tanta importanza al numero 33?  

Ancora scettici? Basta leggere il Libro delle Rivelazioni, capitolo 12: «Poi apparve un gran segno nel cielo: una donna rivestita del Sole con la Luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle». In settembre, la Luna transiterà sotto la costellazione della Vergine, che sarà circondata dalle 9 stelle del Leone e dai pianeti Mercurio, Venere e Marte. Il Pianeta X, anche noto come Nibiru, si scontrerà a quel punto sulla Terra, dopo avere vagato per migliaia di anni secondo la teoria espressa nel 1976 da Zecharia Sitchin, uno scrittore di archeologia spaziale i cui libri sono stati tradotti in una ventina di lingue. Ne “Il 12° pianeta” Sitchin sosteneva che Nibiru era abitato dagli Annunaki, gli antichi dei della Mesopotamia, che ogni 3600 anni facevano visita alla Terra per scavare miniere d’oro. Per farsi aiutare, gli Annunaki, grazie alle loro conoscenze nel campo della genetica, avevano creato l’homo sapiens, ridotto in schiavitù e liberato alla loro partenza.  

La fine del mondo è già stata annunciata centinaia di volte e solo per restare agli ultimi anni, sarebbe dovuta avvenire alla fine dello scorso millennio e poi alla fine del calendario Maya, il 21 dicembre 2012. Siamo ancora qui a parlarne, così come il 24 settembre si potrà consigliare a tutti quelli che l’hanno acquistato di buttare via il libro di Meade. Intanto, la Nasa è subissata di domande sull’imminente arrivo di Nibiru, alle quali risponde con la più logica delle affermazioni: ammesso che esista, se stesse davvero arrivando in settembre lo vedremmo a occhio nudo, e invece in cielo ci sono solo le solite, minuscole e rassicuranti stelle cadenti di agosto.


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