Quindici minuti di Balasso spiegano la
Bibbia meglio di quindici video di Biglino, di un’ora ciascuno,
senza tuttavia nulla togliere alla professionalità oratoria del
traduttore biblico. Natalino Balasso non sa che il Dio della Bibbia
era un comandante alieno, e neanche fra i più brillanti, e quindi si
basa sull’idea del Dio buono che ci è stata insegnata a
catechismo. Lo fa per dissacrarla e lo fa con il suo stile
graffiante, iconoclasta e popolaresco. Si sente la vera essenza del
veneto, bevitore e bestemmiatore. Tuttavia, per chi riesce a
sorvolare su tali eventuali fastidiose volgarità, c’è in serbo un
messaggio sublime, così che anche qui si può dire che dal letame nascano i fiori. Il messaggio è che la vita è un gioco e il vero
miracolo della vita è la Bellezza che ci circonda. Per chi ha
orecchi per udire, occhi per vedere e cuore per sentire, ciò
significa una cosa sola: che siamo su questa Terra per amare con
venerazione ciò che ci circonda, ogni creatura vivente e anche la
materia inorganica. Per me, questo, è da sottoscrivere in pieno. Le
religioni non servono, anzi, sono d’ostacolo alla presa di
coscienza di questo sublime principio elementare.
Nessun commento:
Posta un commento