Testo di Vamos a la muerte
Non condivido il paragone con Stalin: il leader georgiano
dell'Unione Sovietica poteva avere tutti i difetti di questo mondo
ma, nel momento della Tragedia Assoluta, momento nel quale esce
davvero la statura dell'Uomo, Stalin ha saputo guidare il Popolo
Russo nella Resistenza prima e alla Vittoria poi contro l'Invasore
Nazista, e questo è un fatto, piaccia o non piaccia. Berlusconi dove
ha condotto il popolo italiano in tutti questi anni? Al Bagaglino?
L'ha condotto dovunque e da nessuna parte perché il Nano non ha mai
avuto un'idea che fosse una, se non quella di salvaguardare le proprie
aziende. Poi intendiamoci, in questo suo girovagare per i fatti
propri è riuscito anche a intessere relazioni internazionali che
sono state senz'altro fruttuose per l'Italia come quella con la
Russia di Putin e la Libia di Gheddafi; ma dietro non c'era un
progetto o un'idea che fosse una ed infatti, da Vero Italiano
Traditore, ha tradito il Raìs Libico non appena ha potuto,
ritenendola la strada più redditizia dal punto di vista personale e,
ovviamente, non avendo alcuna conoscenza del concetto di "Onore"
che, parafrasando Don Abbondio, ovviamente "chi non ha non se lo
può certo dare".
Oggi quest'"uomo" (si fa per
dire) veleggia a quota 81 anni e 197 giorni: il suo decadimento è
ogni giorno più evidente e patetico ma, allo stesso tempo,
esilarante. Se non ci fosse di mezzo il Destino del nostro Paese ci
sarebbe quasi da accomodarsi sul divano e godersi lo spettacolo
mangiando le patatine. Ma questo vecchio decrepito continua a essere
un ostacolo al cambiamento di questo Paese: ultima dimostrazione è
che, mentre Salvini è stato l'unico a condannare il Criminale
Bombardamento della Siria della notte scorsa (Di Maio ancora non
pervenuto), Forza Italia ha rilasciato una dichiarazione tanto
cerchiobottista quanto irritante in cui, sostanzialmente, non prende
posizione. "Maroni, Bossi e i bossiani eletti nella Lega
sono lì che non aspettano che pugnalare Salvini alla schiena,
transumando nel partito del teppista mummificato": alla fine il
punto fondamentale è proprio questo. Dietro di sé Salvini ha
soltanto mezzo partito: il turpe Maroni è il Cavallo di Troia fedele
al vecchio decrepito che sta aspettando il momento giusto per tradire
e fare il governissimo col Pd. E del resto la poltrona a Palazzo
Chigi gli è stata promessa dal vecchio malvissuto in persona (da qui
la decisione di non ricandidarsi in Regione Lombardia). Staremo
a vedere ma la sensazione è quella che, alla fine, i due vincitori
delle elezioni, Salvini e Di Maio staranno all'opposizione per cinque
anni.
Buonanotte Italia!
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