Fonte: Il Sud on line
“Chi dovesse consentire e siglare il sodalizio M5S-Pd si
assumerebbe una grande responsabilità, non solo perché verrebbe
lasciata fuori dal governo la coalizione che ha vinto le elezioni a
vantaggio dei secondi e dei terzi, ma ancor più perché verrebbe
escluso dall’area di governo tutto il Nord produttivo.
L’esasperazione delle regioni che continueranno a tirare la
carretta non so se sarà ancora contenibile”. Il capogruppo della
Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti, intervistato da
Repubblica, avverte: “Faremo fatica a contenere certe spinte
perfino secessionistiche. Penso al Veneto, per esempio, con forti
propensioni autonomistiche da noi canalizzate responsabilmente nel
referendum autonomista. Ma da domani?”. “Se dovesse andare in
porto il matrimonio Cinque Stelle-Pd sarebbe solo d’interesse. Si
salderebbe la voglia di governo a tutti i costi dei grillini con la
sete di potere e di un ultimo giro di poltrone di un gruppo dirigente
Pd. Un partito ormai consapevole di essere finito”,
afferma Giorgetti. Tuttavia il dialogo tra Lega e M5S “è come
un fiume carsico. Può ripartire in qualunque momento”, dichiara
l’esponente del Carroccio. “Oggi siamo in tribuna a vedere la
partita”.
Nessun commento:
Posta un commento