Fonte: MamAfrica
Un ragazzo etiope di 25 anni. Salvato dallo staff della nave
di Sea Wacht. Il suo corpo scheletrico, immobile. Accovacciato
in un angolino della nave. Sguardo perso e occhi pieni di
terrore e di dolore. Le mani che tremano e a stento
riescono a tenere un craker in mano. Senza forza e forse anche
senza speranza. Rinchiuso 10 mesi in Libia nel campo di
detenzione di Beni Walid, senza cibo, senza acqua. Maltrattato
e picchiato. Ha visto morire quasi cento persone, bruciate e
torturate. Se questo è un uomo.
Sono dei criminali, dei mostri ma non può l' Italia da sola risolvere i problemi del mondo o accogliere tutti gli africani indigenti!
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