Testo di Pronzalino Giacomo
Sembra che i figli di Caino stiano prendendo il sopravvento sui
figli di Abele costretti a subire violenze e soprusi di ogni genere.
Chi dovrebbe amministrare la giustizia favorisce il crimine a scapito
della parte lesa. Chi dovrebbe amministrare il Paese pensa agli
stranieri e lascia i concittadini in situazioni di indigenza dovuta
alle tasse per mantenere chi non ha alcun diritto. Chi ha faticato
una vita viene spogliato dei suoi risparmi perché è considerato
ricco e quindi col dovere di mantenere fannulloni e buoni a niente.
Chi desiderava allevare la famiglia e vivere onestamente del suo
lavoro viene espropriato della sicurezza del lavoro per se e per i
suoi figli, ai suoi figli viene tolto il futuro per consegnarlo a
clandestini di cui non si conosce la provenienza e che vantano solo
diritti e nessun dovere. Chi dovrebbe amministrare la politica non ha
nessun senso dello Stato e nessun senso di rispetto per i soldi
estorti ai cittadini, anzi è prodigo di mance e di spese inutili, ma
non vede il dolore e la sofferenza di chi ha perso tutto ed è
costretto a vivere ai margini della società. Chi dovrebbe agire in
modo oculato per non danneggiare la parte produttiva di ricchezza per
il paese e per se stesso, è il primo persecutore della ricchezza
intesa non come frutto di lavoro e fatiche, ma come soggetto da
depredare in nome di una equità sociale che rende tutti più poveri
a parte chi la distribuisce a piene mani non essendole costata alcun
sacrificio o rinuncia.
L'indole pacifica dei figli di
Abele li porta a subire senza reagire, in questo modo i figli di
Caino ritengono di poter fare anche peggio e s'industriano ogni
giorno per inventare nuove angherie e violenze. In questo modo la
società prende la china della deriva sociale e morale e diventa
invivibile e senza alcuna regola civile. I figli di Abele devono
coalizzarsi e riportare l'ordine e la legalità, anche se per farlo
devono ricorrere ai metodi che Caino ha fatti suoi e imposti con la
forza. Serve un ribaltamento che ponga valori e regole giuste per
tutti, che riporti il buon senso, il merito e la giustizia alla base
della società civile.
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