Ridateci Don Peppone!

Testo di Paolo Sensini

Sono stati al servizio dell'Unione Sovietica per oltre 70 anni, pronti a fare da megafoni a ogni loro spudorata menzogna prendendosi gioco di milioni e milioni di lavoratori che pendevano dalle loro labbra, e ora accusano chiunque s'interroghi sulla verità di un attacco chimico che fa acqua da tutte le parti bollandoli come volgari "complici dei russi". Ormai qualsiasi cosa accada è "colpa dei russi", basta che gli eventi non vadano come desiderano i loro padroni ed ecco trovato subito i colpevoli. Come se poi di questi fantomatici attacchi chimici in Siria non ne avessimo già visti diversi altri in passato, per esempio i più eclatanti nel 2013 e nel 2017, e ogni volta si fossero rivelati opera di quegli stessi "ribelli moderati" che PDioti & compagnia appoggiano fin dallo scoppiare delle Primavere arabe. Che in verità, questi millantati ribelli, non hanno mai avuto nulla di democratico o moderato, ma sono sempre stati dei tagliagole dissimulati per confondere l'opinione pubblica occidentale. E ogni volta si è evitato per un soffio l'innesco di un conflitto su vasta scala, visto che in Siria è in atto fin dall'inizio una guerra per procura tra grandi potenze. 

O ancora, pur a 15 anni di distanza, non avessimo ben impresso nella mente le menzogne sulle armi di distruzione di massa attribuite a Saddam Hussein nel 2003, menzogne riconosciute a posteriori dallo stesso segretario Colin Powell e che hanno letteralmente devastato un grande paese e spezzato la vita a milioni di innocenti. Senza parlare poi della Libia... Ma per questi politicanti un tanto al chilo la colpa è sempre degli altri, nel caso in oggetto di Bashar al-Assad, semplicemente perché i loro padroni di Washington e Tel Aviv gli hanno ordinato così. Non c'è niente da fare: servi ieri e servi oggi. Per tutta la vita.