Testo di Paolo Sensini
Dietro l'attacco chimico
in Siria ci sono gli stessi protagonisti che hanno tentato anche
quelli precedenti del 2013 e 2017. Le stesse forze che vogliono la
guerra a ogni costo e che non si capacitano di aver subito una simile
batosta sul campo. Contro la Turchia, paese NATO che ha fatto strage
di curdi ad Afrin, violando la sovranità siriana nessuno dice nulla.
Eppure tutto ciò avviene sotto gli occhi del mondo intero. Alle
porte di Damasco, invece, c’è un attacco presunto (molto presunto)
e si prepara la guerra. Ma perché questa smania guerrafondaia? Il
complesso militare industriale ha bisogno di un nemico tecnologico,
che non possono essere i tagliagole jihadisti. Ha necessità di una
corsa agli armamenti che generi affari stratosferici, quindi
s'inventa il nemico russo. E con le fake news ripetute in simultanea
dall'intero sistema di disinformazione globale la gente, perlomeno in
Occidente, è disposta a bersi qualsiasi fandonia. Mai nella storia
si era giunti a un tale plagio su scala planetaria.
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