sabato 30 maggio 2020

Gli inarrivabili gruccioni


Anche se non si porta a casa la foto del secolo, s’impara sempre qualcosa. In questo caso, dopo un’ora d’attesa, e vedendo che rimanevano lontani, ho deciso di spostarmi, mettendomi sotto gli alberi secchi che avevano scelto come posatoi. Senonché, fatta questa operazione, col cavolo che si sono posati sugli alberi secchi. Anche nel secondo tempo, circa 50 metri più in là, i gruccioni hanno preferito tenersi alla larga da quel parallelepipedo verde che non avevano mai visto prima, tenuto conto che devono averlo associato al bipede più pericoloso che abbia mai calcato il suolo terrestre. Indi per cui, arrivato a casa e visionato le foto fatte controluce,da lontano, ho pensato che la cosa migliore da fare fosse di cestinarle tutte: erano improponibili. Però ho ugualmente imparato qualcosa, osservandoli. Che sono in accoppiamento, per esempio, ovvero forse hanno dato inizio alla seconda covata della stagione. E che il maschio si presenta all’appuntamento con un imenottero nel becco. Un incontro galante, non c’è che dire! Lo fanno anche certi ragni, questi ultimi, per non essere divorati dalla femmina, così da poterla montare mentre è impegnata a mangiarsi la mosca recata in dono, mentre i gruccioni lo fanno per pura galanteria, immagino.

11 commenti:

  1. Che belli i gruccioni coi loro meravigliosi colori, buona "caccia fotografica"! Anche qui da me ci sono molti posti naturali e fotografici, ma i gruccioni non li ho mai ripresi... spero di rimediare! Ciao :-)

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    1. Hai tempo fino ad ottobre. Poi se ne vanno.

      La prima volta che vidi dei gruccioni fu a Trivignano Udinese, molti anni fa. Hanno bisogno di pareti di terra morbida, per nidificare, greti di fiumi, cave ecc.

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  2. L'anima di gruppo dei gruccioni è incommensurabilmente più evoluta dello spirito dell'uomo.

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    1. Ci sarebbe da dire che qualcuno si impegna, parecchio, a metterci i bastoni tra le ruote.
      Non ci posso fare niente, amo tutti gli animali, Uomo compreso.

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  3. Il tempo...il tempo...non c'è n'è mai a sufficienza.
    Questa è la malattia che ci hanno attaccato.

    Sarebbe Tempo che ci riprendessimo il tempo di andar a fotografare "gli inarrivabili gruccioni".

    Affettuosamente.

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    1. Dovrei rinunciare al blog, che me ne porta via tanto ogni giorno.

      Difficile scelta.

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    2. In un mondo diverso, che auspico, ci sarebbe tempo per tutto.
      Grazie per quello che fai :)

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    3. Grazie Andrea :)

      Un caro, caro, saluto :)

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