sabato 16 maggio 2020

Hitchcock lo aveva previsto



Di recente, in diversi paesi, alcune persone, a seguito di teorie complottistiche, hanno addirittura iniziato a dare fuoco alle torri su cui sono installate le apparecchiature 5G. L’incendio doloso è diventato particolarmente comune dopo l’inizio della pandemia di coronavirus, perché alcune persone sono sicure che le torri 5G e questo virus abbiano una connessione definita. Ma non solo le persone attaccano le torri, a quanto pare anche gli uccelli. Secondo i teorici della cospirazione, gli uccelli, ed in particolar modo i piccioni, potrebbero “avvertire” che le torri con equipaggiamento 5G siano un pericolo e quindi cercano di eliminarlo. Vale la pena notare che questi uccelli sono abbastanza intelligenti. Durante numerosi esperimenti, è stato possibile stabilire che i piccioni possono distinguere due oggetti, ad esempio, da tre. Ciò suggerisce che hanno una matematica di base. Inoltre, hanno un sistema di comunicazione molto ben sviluppato.


Ad esempio, quando due piccioni viaggiatori volano in una direzione, in qualche modo costruiscono un percorso che gli esperti chiamano ideale, se lo consideriamo dal punto di vista della topografia. “Diventa chiaro perché i piccioni hanno iniziato ad attaccare le torri 5G. Sono uccelli abbastanza intelligenti e sentono il danno che queste torri possono fare e stanno lottando per sbarazzarsi del pericolo”, ha scritto il teorico della cospirazione Patrick Nelson. Ma non tutti sono d’accordo con queste conclusioni. Secondo gli esperti della rete, le torri 5G sono simili alle torri 4G e non causano alcun danno.

10 commenti:

  1. Gli animali hanno sviluppato caratteristiche che in noi esseri umani si sono sopite quindi sperimentano sensazioni che a noi sfuggono.
    Non ci sono sufficienti studi e sperimentazioni sul 5G certo è curioso che il covid19 sia stato più virulento dove le antenne di questo sono maggiormente presenti.

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    1. Quest'ultimo punto è controverso. Anche Mazzucco ha dei dubbi.

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    2. Mazzucco conserva molti meriti ma non è la reincarnazione di Zarathustra.

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    3. Il logo di Contro TV è un tantinello inquietante, magari sono sensazioni personali.

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  2. @GIORGIO
    Non è che li hanno sviluppati, li hanno sempre avuti, siamo noi che li abbiamo persi decadendo in tutti i modi possibili nel corso dei secoli.
    @ROBERTO
    Rosario ha detto che si sovrappone la mappa dei contagi a quella delle antenne combaciano.
    Perché Mazzucco non lo approfondisce?
    È un punto mica da nulla!

    @MAURO B

    A me quel logo pare un occhio minaccioso che ci osserva. Tanti altri amici hanno confermato che ha un che di inquietante.
    Chi lo avrà scelto?
    Max Mazzucco G. Chiesa oppure l'altro con la barbetta di cui non ricordo il nome?



    gg

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    1. L'Iran non ha il 5 G, eppure ha avuto molti casi di coronavirus.

      L'elemento determinante nell'insorgenza della malattia è l'inquinamento da nanopolveri e il 5 G di certo non aiuta.

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    2. Se per nanopolveri ti riferisci all'inquinamento non concordo se ti riferisci alle famigerate scie chimiche ne possiamo parlare.
      Quelle sono appigli per attuare il progetto dei 5s di togliere le auto private e continuare la farsa alla greta.
      Per quanto riguarda l'Iran mi sorprendo che non abbia il 5g in quanto paese sviluppato anche tecnologicamente (almeno a quello che so). Siamo sicuri che non ci sia? Non dimentichiamo che le notizie in quel paese non trapelano come in altri

      gg

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    3. Non sono in grado di verificare se l'Iran ha il 5 G, ma la pianura padana è sicuramente l'area più inquinata d'Europa ed è qui che si sono verificati più casi di coronavirus.

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    4. Sì, questo che riporti è assodato.

      Una volta c'era la nebbia oggi c'è lo smog.
      Viva il progresso.

      gg

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    5. gg, non è pignoleria ma se lei precisa mi autorizza a ricambiare: tutte le doti che si hanno in potenza evolvono, se preferisce a sviluppo.

      In tempi non sospetti il Corsera ha pubblicato varie foto satellitari sui temi da lei indicati, è sufficiente sovrapporle per permetterci di avanzare una probabile ipotesi del perché il virus killer sia stato molto più attivo in quelle zone.

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