martedì 19 maggio 2020

Il pesce Italia puzza dalla testa


Testo di Neo

I maggiori responsabili di tutto questo non sono gli Olandesi in quanto Olandesi, o i Tedeschi, o i Finlandesi, intendiamoci. Sono le massime cariche dello Stato italiano, che a reti unificate ci raccontano di aver vinto la partita e portato a casa il risultato, anzi, di non accettare le condizionalità del MES come s’era detto fino al giorno precedente, 8 aprile. E` responsabile il Presidente della Repubblica, che aveva violato l’articolo 21 della Costituzione – bisogna ricordarlo sempre – dichiarando di aver rifiutato la carica di Savona al ministero dell’economia nel 2018, perché cinque anni prima aveva scritto un libro sulla sovranità monetaria, introducendo cosi il reato di opinione, o, quantomeno, il suo valore ostativo alla carica di ministro delle finanze. Siamo in democrazia, dunque liberi di pensarla come la pensa il Presidente?… E poi il tiranno è Putin!


Quello stesso Presidente della Repubblica che non batté ciglio di fronte alla formazione del governo giallorosso, nonostante gli stessi ministri (per esempio Provenzano) avessero dichiarato apertamente di “unirsi con lo sputo” pur di non permettere ai cittadini di votare, visto che i sondaggi annunciavano che ci sarebbe stato un Salvini al potere in caso di elezioni. Dunque il governo non è rappresentativo, ed è stato costituito per evitarne uno rappresentativo, ma la rappresentatività è uno dei requisiti, fondamentali della Costituzione italiana, per il fatto che è democratica, quindi il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto sciogliere le camere e permettere il voto. Il Premier nominato due anni fa sembrava intenzionato a battersi per l’Italia, invece all’Eurogruppo il suo Ministro all’economia Gualtieri è entrato per trattare sul MES e introdurre gli eurobond senza alcun previo passaggio parlamentare.

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