domenica 13 dicembre 2020

Ma che roba è?


Testo di Ines Massa

Il pesante modernismo e la rottura drastica con la Tradizione. “Fa piangere, però è in linea col ridicolo che sta serpeggiando un po’ ovunque. Tristezza infinita”. Gesù “avvitabile”, l’angelo con le “alette di raffreddamento”, il guerriero cornuto (sapientemente oscurato dalle telecamere vaticane durante la diretta), le atticciate e villose figure animalesche. In questo presepe non c’è niente del candore, della bontà di cuore, del cattolicesimo profondissimo della terra d’Abruzzo, regione stracolma di splendidi esempi di arte sacra. Non c’è nemmeno nulla di riconoscibile come italiano, europeo od occidentale.



Il “territorio” filtra semmai nelle eredità stilistiche di mascheroni degli antichi e feroci Sanniti, progenitori degli abruzzesi, che avevano una religione panteista, animista, feticista, magica: il loro mondo era popolato di spiriti misteriosi e temibili con cui era necessario instaurare buone relazioni. Un po’ come per la Pachamama, dea della fertilità andina molto di moda, che richiedeva sacrifici animali per donare ricche messi.

12 commenti:

  1. Il bambinello avvitabile è proprio il massimo.... Presepe meccanico, non siamo noi forse de semi-automi creati dagli elohim per i lavori duri ed usuranti? Bricoman, padre nostro, a te tendiamo con ogni giuntura, ogni filettatura, dado e bullone, chiodo e martello, lima e succhiello.....
    Triste futuro. Macelleria messicana. Ferramenta Argentina.

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    1. Due ipotesi, entrambe valide.

      1) un presepe così per suggerire che presto anche il Vaticano potrebbe attuare una "disclosure", cioè dire al mondo che sulla Terra, tra noi, ci sono già alcune razze aliene.


      2) un avvertimento per dire che si sta facendo un'operazione di transumanesimo, cioè dobbiamo accettare l'idea che l'Intelligenza Artificiale e la robotizzazione saranno sempre più invasive nelle nostre vite.

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  2. Una volta eravamo pagani...ora siamo suppellettili sopra un comodino statico e imbranato...dove sono le donne?...erano così belle e profumate di sesso...ora sanno solo di pessimo rossetto variopinto...ciao alle pagane senza Lines.

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    1. A modo tuo, anche tu sei poeta, ma mentre Mauro b è poeta classico, tu mi sembri più un poeta maledetto, vicino alla "beat generation", in stile Charles Bukowsky o Allen Ginsberg.

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  3. buona domenica
    questo è il nostro: tutto autocostruito da me con materiale di riciclo mentre l'assemblamento è stato a cura di mia moglie
    https://caffzibaldonespazioliberopertutti.forumfree.it/?t=78117287#lastpost
    un saluto

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  4. @ Piero (più semplice)

    Presepe classico, come deve o dovrebbe essere, realizzato con materiali di scarto, parsimonia genovese con finalità altruistiche, in favore di terzi e/o ambiente. Brava la signora. Nessun bullone, astronauta o animali inquietanti. Il Bergoglio mette a dura prova la fede dei credenti, mi pare.
    Li fanno sempre i biscotti lagacci da voi? Me li offriva il titolare di una ditta che visitavo negli anni 70 a Spezia, in piazza Saint Bon. Insieme ad un goccio di sciacchetra', poco perché costa caro......
    Saluti.

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    1. ... si Mauro, i biscotti del Lagaccio si fanno ancora; i migliori restano sempre quelli freschi fatti nelle Pasticcerie Panarello.
      Piazza Saint Bon, sotto la stazione centrale a Spezia
      un saluto

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  5. @Mauro
    https://caffzibaldonespazioliberopertutti.forumfree.it/?t=73316493#entry601106247
    qui c'è la storia dei biscotti del Lagaccio
    un saluto

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