giovedì 31 dicembre 2020

Ostruzionismo salva vita


Testo di Antonietta Gatti (moglie del dottor Stefano Montanari)

Come difendersi dalla vaccinazione. (obbligatoria o no che sia)

1. Farsi dare Nome e Cognome, residenza... del vaccinatore.

2. Non può essere un infermiere ma deve essere un medico.

3. Chiedere a quale ordine professionale appartiene, in quale città.

4. Chiedere l'assicurazione del medico per farsi risarcire da lui i danni (in quanto è lui che non ha operato responsabilmente facendo gli accertamenti pre-vaccinali).

5. Non farsi vaccinare in un tendone (con le primule) perché il vaccino è stato dimostrato negli USA (13 morti, oltre 3000 già danneggiati con effetti gravi) che può provocare shock anafilattici. Deve essere presente un medico rianimatore.

6. Chiedere di leggere il bugiardino.

7. Chiedere da quanto tempo è stato aperto il vaccino dalla confezione (che contiene 5 dosi) e da quanto tempo è fuori dal frigo: misurare la temperatura del liquido.

8. Non firmare il consenso informato, se lo chiedono.

9. Chiedere che vi dimostrino che non siete allergici ai componenti del vaccino, loro non li avranno a disposizione. Quindi, sarete rimandati ad un nuovo appuntamento. Pretendere di averli, per legge devono fornirli.

2 commenti:

  1. Un "quasi" decalogo molto utile, da tirar fuori se e quando necessario. Comunque tutto è business. I necrofori, i costruttori di loculi eccetera, si fregano le mani in periodi di pandemie vere o presunte. Richieste in aumento.... Mors tua.....

    Provo un senso di soffocamento quando penso alle salme murate per decine di anni dentro un loculo, contenute in bare zincate saldate a caldo. Spoglie che marciscono senza decomporsi completamente, come avverrebbe se inumate nella terra oppure cremate. Ostacolo al rapido raggiungimento di livelli più elevati, a causa del legame più o meno ancora vincolante all'abito terreno dismesso. Ostacolo alla pace oppure all'oblio eterno. Estrema crudeltà. Sensazione, parere, personali.

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    Risposte
    1. La primavera scorsa, a Bergamo, sembra che meno della metà delle agenzie di pompe funebri fosse operativo. Le altre avevano ricevuto l'ingiunzione di tenere chiuso.

      Per questo le bare si accumulavano nei cimiteri e si è dovuto far ricorso ai famosi camion dell'esercito per trasportarle nei cimiteri della provincia.

      Non si può escludere che la cosa sia stata voluta e programmata.

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