lunedì 28 dicembre 2020

Il buongiorno delle cinciallegre


Dovrei anche essere coerente, vi pare? E allora, piuttosto che pubblicare solo notizie negative, permettetemi di fornire stimoli che possano rallegrare il cuore. E cosa c’è di meglio di immagini di Madre Natura per ricordare il nostro legame atavico con essa e per rasserenare gli animi? Siccome stamattina mi sono svegliato con la neve, pur trovandomi in pianura, mi è sembrato doveroso farvelo sapere, poiché il fanciullino di pascoliana memoria che è in noi, con la neve gioisce, a differenza dell’adulto che si preoccupa dello stato delle strade. In quanto paesotto di pianura, Codroipo non ha né il sale, né il camion per spargere il medesimo. E quindi, bisogna andare alla velocità di 10 Km all’ora, evitando le sterzate e le frenate brusche, sebbene ancora la neve non si sia trasformata in ghiaccio. Ma il problema, semmai, si presenterà domani, quando le temperature scenderanno sotto lo zero. L’immagine delle tre cinciallegre, con sullo sfondo una casa di legno tipica del nord America, mi è stata mandata da Giorgio Andretta, che ringrazio e al quale rivolgo l’invito, se legge e se lo ritiene opportuno, di spiegare ai lettori di questo blog come far parte della sua mailing list, così da ricevere altri suoi stimoli e suggerimenti. 

10 commenti:

  1. Non conoscendo le persone ritengo di lasciare le cose come stanno, comunque la ringrazio.

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  2. Caos neve a Milano. Tutti impegnati, assorbiti, dal Covid... Città paralizzata, alberi caduti, feriti eccetera eccetera. Aspettiamo le 17,30 col bollettino contagi, deceduti, rapporto tamponi contro infettati.... Galli testina tremante ci terrorizza, Bassetti Bafometto ricuce, la Capua apporta nuovi contributi, studiando il carbonchio delle pecore.

    Bella la casetta in mezzo alla neve. Le cincie non sono però molto allegre con la neve. Non sanno cosa beccare. Il fanciullino di pascoliana memoria si è già stufato della casetta rischiarata dalla luce del camino, dal lume a petrolio . Guarda fuori il paesaggio incantato. Ormai ne ha due marroni che metà basterebbero. Appena il soccorso stradale arriva con la nuova batteria, salterà sul suv squagliandosela alla volta della metropoli tentacolare...

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    1. Ho vissuto sei anni in una baita in mezzo al bosco, in Carnia, dal 2000 al 2006. Negli ultimi anni, separatomi dalla compagna dell'epoca, soffrivo di solitudine.

      Se avessi avuto internet, avrei resistito più a lungo.

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  3. @Mauro,

    se ti può fare PIACERE nel nostro piccolo GIARDINO le CINCIE stanno "banchettando" sulle MANGIATOIE con dei SEMI di GIRASOLE, ma NON è finita ho appeso anche delle PALLINE di grasso infarcito con SEMI vari molto appetite anche dai numerosi PASSERI;

    ai schiamazzanti MERLI ho riservato dei frutti molto MATURI ad es. i CACHI e dei KIWI, mentre alle chiassose GAZZE bianche & nere del PANE raffermo, a farci VISITA c' è anche il saltellante & vivacissimo PETTIROSSO, che si avvicina incuriosito al quale riservo le BRICCIOLE del PANETTONE;

    dimmi ma come si fa nel BERGAMASCO a prenderlo con dei lacci di ferro rompendoli una zampa, per poi mangiarlo dopo "spiumato" intero con la polenta calda, così piccolo & indifeso ESSERINO com' è quella NON è fame come 50/100 anni fa ma solo moda & sfizio;

    ecco a quelli ESSERI privi di EMPATIA, maschi e/o femmine, credimi li riserverai almeno 30 frustate a TESTA e il TAGLIO di una FALANGE di un DITO al secondo arresto, al terzo......proponi tu che cosa!!!!

    SDEI
    (Il MESTRI/GIUSTIZIALISTA)

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    1. I lacci degli archetti nelle valli bresciane non sono di ferro ma di corda.

      Parlo per esperienza, per aver partecipato a numerosi campi anti bracconaggio.

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  4. @ SDEI
    Probabilmente l'occupante della casetta da me descritto non è amante della natura come te... Ma è una storiella. Al terzo arresto 100 cc. di vaccino, in un'unica soluzione.....

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  5. Ma perché Freeanimals non si occupa più di animali invece di dare voce all'ideologia malata dei negazionisti. Non un solo attacco ai subanimali cacciatori che si permettono di attaccare Flavio Insinna perché è contro la caccia. Riporto quanto letto contro Massimo Bucconi nella sua pagina Facebook
    Caro
    Massimo Buconi
    fattene una ragione.
    La caccia è invisa al 98,8% degli italiani, dunque se voi che rappresentate un 1,2% cercate di attaccare chi non la pensa come voi boicottando un programma televisivo, sappiate che se anche uno su dieci tra noi iniziasse a fare l'opposto, gli regalereste ascolti record.
    Ora inizierò a seguire Insinna ed i suoi programmi, e come me tanti altri.
    È un segno dei tempi che cambiano.
    Nel referendum del 1990 che i Verdi (tra gli altri) indissero, voi cacciatori ve la cavaste per il rotto della cuffia, dato che solo per pochi punti non si raggiunse il quorum.
    Questa volta però la posta si alza, non è più in discussione la possibilità per i cacciatori di cacciare sui fondi privati (perché oggi possono entrare nel tuo giardino di casa per sparare, anche se sei contro la caccia), ma l'abolizione sarà tout court, verrà abolita la caccia in ogni forma su tutto il territorio nazionale, in linea con quanto si sta deliberando in altri paesi europei.
    Finalmente, anni di dure lotte hanno reso le persone più consapevoli, critiche ed informate.
    Perché se 30 anni fa i cacciatori erano 1.447.000 e si era lontani dalla coscienza ambientalista e animalista odierna, oggi questi individui che si divertono ad ammazzare sono meno di mezzo milione (470.000), e si stima che molte licenze siano sempre più richieste solo per tenere fucili ereditati o per scopi di difesa.
    In quale paese civile lo 0,6% della popolazione tiene in scacco il 99,4%?
    L'età media si va alzando, oramai è prossima ai 70 anni, e la cronaca che ci racconta delle inaudite violenze, degli incidenti, delle vite strappate, dei danni, delle continue liti e dei tanti (attivisti e semplici cittadini), che cercano di opporsi a questa barbarie anacronistica, ha relegato questo mondo sull'orlo del baratro.
    Cosa occorre per dargli la spallata finale? Il prossimo referendum, che finalmentente ci libererà da questa vergogna e restituirà i nostri boschi e le nostre campagne alla vita che meritano.
    Io non sono di quelli che brindano quando un cacciatore muore. La morte è sempre un fatto tragico che necessita di rispetto.
    Io sono di quelli che brindano alle vite salvate dall'avere un cacciatore in meno in circolazione.
    A differenza dei cacciatori dunque, io non brindo alla morte ma brindo alla vita.
    Ma non possiamo aspettare che i cacciatori si estinguono da soli. Dobbiamo porre fine noi cittadini a questa crudeltà.
    E farlo in fretta.
    #referendumabolizionecaccia

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    1. Citazione:

      "perché Freeanimals non si occupa più di animali?".


      Perché l'ho fatto per trent'anni della mia vita, quando ancora non esisteva internet. Il che significa che organizzavo iniziative reali e non virtuali nel territorio, comprese le "azioni di disturbo" alla caccia che oggi sono state rese illegali in alcune regioni, ma che ai miei tempi, essendo una novità, non erano vietate, ma solo pericolose.

      Pensi solo al dispendio di energie e di denaro necessari per organizzare manifestazioni, cortei, banchetti per raccolta di firme, incontri con le autorità, stampa di volantini e manifesti, ecc.

      Praticamente, tutti i miei soldi degli stipendi come maestro elementare andavano lì.

      Poi ci furono anche le violazioni notturne di legge e anche lì fiumi di denaro per pagare avvocati e spese legali. Quando venivo arrestato.

      Se oggi si possono ottenere risultati positivi per gli animali selvatici credo sia anche merito mio.

      Ora sono....pensionato e il mio campo di battaglia è internet.

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