venerdì 14 febbraio 2014

Le teste d’ariete della Monsanto



Il miglior modo per rendere schiava una persona è farle credere di essere libera. Ne ho visti molti così, giovedì 13 febbraio, riuniti nella sala consiliare del Comune di Basiliano, panzoni e stravaccati, ivi convenuti non per parlare della loro passione di uccidere gli animali, ma della passione di guadagnarsi da vivere con il lavoro dei campi. Me li immagino, all’osteria o nella sede sociale, discutere di fagiani, lepri e animalisti rompicoglioni. Giovedì erano lì per dare manforte al partito degli OGM, frutto dell’inventiva degli psicopatici che dominano il mondo. Ultima moda in fatto di devastazione degli ecosistemi. A fare gli onori di casa il sindaco, da moderatore un giornalista e come relatori Giorgio Venier Romano insieme a Giorgio Fidenato da una parte, pro OGM, e Severino Del Giudice, contro OGM, dall’altra. A organizzare la serata quei cattivoni di Casa Pound. Non sono mancati i compagni, rimasti all’esterno del municipio, sotto la pioggia, impegnati a tenere accesa la fiaccola della contrapposizione ideologica, con tanto di cellulari di polizia e carabinieri, uno per sorta come in un film di Fantozzi. I ragazzi dei centri sociali, che non ammettono che Casa Pound organizzi convegni su temi d’attualità, sono innamorati di un’idea e mi è dispiaciuto sentire le autorità presenti, in più di un’occasione, fare riferimento a loro come a “quei signori”. Anzi, per un momento ho avuto l’impressione che pensassero che la presenza massiccia delle forze dell’ordine fosse dovuta all’incontro tra “No OGM” e “Sì OGM”, e che non sapessero che i ragazzi di Sinistra vanno a contestare Casa Pound sempre e comunque. A prescindere.

Una volta che si capisce che le contrapposizioni ideologiche sono state inventate dai padroni occulti del mondo, per tenere diviso il popolo allo scopo di meglio dominarlo, si assume un atteggiamento di tolleranza nei confronti di tutti. Anche perché la stessa contrapposizione è stata attuata fra gli agricoltori e ovunque vi sia la possibilità di avere squadra contro squadra, clan contro clan, partito contro partito e via di seguito. Una volta raggiunta questa consapevolezza, non dico che si arrivi ad amare il proprio nemico, ma si raggiunge uno stato di serena buddità che ci fa sorridere delle dispute più accese, come quando si vedono due botoli litigare fra loro. Con quei ringhi che hanno la pretesa di essere seri e pericolosi, due cuccioli malfermi sulle tozze gambe fanno solo ridere.
E così, quei panciuti divoratori di carne di maiale alla brace, convenuti nella sala consiliare di Basiliano, anche qualora avessero voluto cercare la provocazione e dare sfogo alla loro rabbia verso i coltivatori biologici e i contrari agli OGM, avrebbero fatto la stessa figura dei cagnolini ringhianti. Avrebbero sollevato un moto di tenera accondiscendenza.
                                                                                                                                                                 
Infatti, c’è stato un allevatore presente fra il pubblico che ha raccontato di quando, dopo aver sparso i pesticidi sul suo campo, ha trovato una nidiata di uccellini morti stecchiti. Ci è rimasto così tanto male da capire di aver fatto una cazzata. Al che io avrei voluto chiedergli: “Ma in quale mondo fatato eri vissuto fino a quel momento?”. Poi ha aggiunto, con l’imbeccata di Venier Romano, che gli OGM “aiutano molto”, nel senso che eliminano la necessità di usare pesticidi, così siamo contenti tutti, contadini e ambientalisti, perché con gli OGM nessun nidiaceo morirà più avvelenato. Naturalmente, ha concluso dicendo che il vero ambientalista è il contadino, concetto che circola nel mondo rurale da almeno trent’anni.
Dunque, siamo al paradosso che per mantenere sano l’ambiente senza inquinarlo con i pesticidi brutti e cattivi, è necessario passare in massa alle sementi OGM e questo mi fa pensare che dopo aver sponsorizzato per anni il nucleare, ora bisogna passare al fotovoltaico, oppure che dopo aver usato macchine con motore a scoppio, ora bisogna passare alle auto elettriche.
Se andiamo a vedere chi c’è dietro, scopriamo che a spingere, oggi come oggi, verso gli OGM, il fotovoltaico e le auto elettriche sono gli stessi che negli ultimi cinquant’anni hanno dato fondo agli arsenali chimici, hanno comprato i prototipi delle auto a idrogeno, ad aria e ad acqua, per poi distruggerli, e hanno lasciato che le centrali nucleari mettessero una seria ipoteca sul futuro del pianeta. Oggi si presentano come la soluzione ai problemi da essi stessi creati, in base al metodo problema-reazione-soluzione. Idem si potrebbe dire con la marijuana. Dopo averla demonizzata (e ancora oggi ci sono i carabinieri che corrono dietro ai ragazzini con gli spinelli), ora la stanno rendendo legale usando come testa d’ariete le sue doti terapeutiche. Alla fine, dopo un lungo giro durato settant’anni, si ritornerà a coltivare la canapa esattamente come facevano gli antichi agricoltori.

Gli OGM invece sono una strada inesplorata e, anche se sono passati vent’anni da quando, nostro malgrado, li stiamo assimilando, non significa che siano salubri. E’ stato detto anche giovedì sera: non ci sono studi sulla loro pericolosità. Infatti, ho notato come Fidenato e company abbiano cieca fiducia nella casta degli scienziati. Se l’allevatore che vide gli uccellini morti nel nido, dopo il suo passaggio con i pesticidi, mi ha fatto tenerezza, l’ingenuità di Fidenato non so se merita di essere perdonata, perché uno che ha tutta quella fiducia negli scienziati dimostra solo una certa ottusità mentale. Oppure fa il finto tonto.
Che gli scienzaiti siano sotto ricatto occupazionale come un qualsiasi operaio in cassa integrazione, dovrebbe essere evidente a chiunque. Non a Fidenato, però! Per lui lo scienziato è quella figura proba e onesta che si farebbe ammazzare piuttosto che mettere nelle mani degli industriali una nuova scoperta pericolosa. Strano che non conosca la storia della bomba atomica, della scomparsa di Majorana, del pentimento di Oppenheimer e di cosa ne pensasse Einstein.
Forse non ha nemmeno sentito dire che negli USA per tre o quattro decenni c’erano “scienziati” che dicevano che il fumo non fa male. C’erano medici che consigliavano di fumare con moderazione e la pubblicità dell’uomo Marlboro e dell’uomo Camel era su tutti i giornali statunitensi. Fino all’altro giorno. Se si va a guardare da chi erano pagati quegli scienziati per dire che il fumo non fa male, usando povere cavie animali innocenti, si vede che erano le stesse industrie del tabacco. Cosa fa pensare a Fidenato & soci che con gli OGM non valgano le stesse regole?
                                                                                                                                                                 
Probabilmente non ha mai sentito parlare di vivisezione, oppure non se n’è mai occupato. Se lo avesse fatto, saprebbe che i maggiori disastri farmacologici si sono avuti dopo un regolare processo di sperimentazione da parte di “scienziati”, che alla fine hanno dato il nulla osta per l’uscita sul mercato di quei farmaci maledetti. Penso al Talidomide e ai bambini focomelici che ne sono derivati. Ma anche nei casi di disastri silenziosi come il Cronassial, dopo essere stato venduto in milioni di dosi, il fiore all’occhiello di Rita Levi Montalcini è stato ritirato dal mercato perché riconosciuto cancerogeno. Che non sia stato riconosciuto cancerogeno quando veniva sperimentato sugli animali dimostra che il modello animale è fallace, ma dimostra anche che in cima agli interessi delle multinazionali del farmaco c’è il denaro e non la salute pubblica. Che poi un farmaco venga ritirato, può rientrare nella tecnica dell’obsolescenza programmata, che si applica anche a frigoriferi, computer e cellulari. Ogni cosa messa sul mercato deve rompersi dopo un certo numero di ore, perché deve esser sostituita da nuova merce.
Gli industriali hanno pensato a tutto e come il contadino moderno è più un operaio della terra che altro, così gli scienziati in cui Fidenato crede ciecamente sono più impiegati d’azienda che appassionati ricercatori di verità.
L’innamorato di un’idea, sia essa l’amore per la terra e l’ammirazione per la sua forza vitale, oppure l’amore per la scienza come luogo astratto di scoperte e di conquiste della mente umana, lo si trova più facilmente nel contadino biologico da un lato, o nel dilettante eretico e border-line, giacché quando si è sotto padrone si deve sottostare a ciò che il padrone vuole, nello stesso modo in cui un giornalista deve scrivere ciò che piace al caporedattore, che a sua volta deve pubblicare ciò che piace al proprietario del giornale. Nessuno è libero veramente, ma a tutti è stata data l’illusione di esserlo.

Fidenato e Venier Romano pensano che sia loro diritto coltivare OGM e il primo si è anche lasciato andare a un po’ di autocommiserazione. Che non guasta mai. Abbiamo visto ciò che hanno fatto i sionisti con le camere a gas, mai entrate in funzione, ed evidentemente la tecnica del presentarsi come vittime di un’ingiustizia sta prendendo piede. I sionisti hanno fatto scuola e Fidenato ha accennato al giudice che gli ha sequestrato i campi, mentre delle invasioni dei suoi terreni a Vivaro e a Mereto, da parte dei contrari, non ha accennato ma lo si percepiva nell’aria. Tanto che un signore del pubblico, favorevole non solo agli OGM ma anche all’energia nucleare, ha chiesto se c’è qualche pericolo in tal senso, nel coltivare mais OGM. Al che Venier Romano, da bravo politico, nonché ex assessore regionale all’agricoltura, lo ha rassicurato dicendo che oggi le leggi stanno cambiando e se qualche testa calda dei centri sociali si permette di distruggere le pannocchie e di invadere la proprietà privata, dovrà fare i conti con la giustizia.
Il che non mi stupisce se penso che anche Putin ha messo in carcere una trentina di attivisti di Greenpeace con l’accusa di pirateria. Ciò che mi stupisce un po’ è vedere che nessuno sospetta che Venier Romano sia stato nominato assessore all’agricoltura perché i padroni occulti del mondo lo hanno voluto lì, in quel posto, esattamente come Napolitano, che obbedisce ai soliti padroni occulti, voleva mettere Monti come primo ministro ancora qualche mese prima che ciò accadesse realmente. Mettere le pedine giuste al posto giusto. Lo fanno da sempre.
                                                                                                                                                                 
Ormai, questi padroni di multinazionali sono talmente sicuri di sé che giocano a carte scoperte e scrivono sul Corriere della Sera, cioè su uno dei loro altoparlanti mediatici, che complotti di palazzo se ne fanno agevolmente, senza tanti scrupoli, orditi proprio da coloro che dovrebbero essere garanti della Costituzione, della Democrazia e del Diritto. Tutti concetti che, con il loro agire, vengono mortificati e inficiati con estrema disinvoltura.
E in tema di complotti, quell’allevatore assassino d’uccelletti, ha detto di aver partecipato a un sopralluogo nei campi di Fidenato e di aver notato una “straordinaria biodiversità”, con tre specie diverse di coccinelle, grilli, formiche e farfalle a tutto spiano. E di aver insistito a far venire i rappresentanti dell’ERSA (Ente Regionale Sviluppo Agricolo), che solo dopo molte insistenze sono venuti, hanno constatato a bocca aperta la veridicità di quanto affermato dai “proOGM” e hanno promesso una relazione scritta dopo una quindicina di giorni. Trascorsi i quali, l’allevatore ha telefonato e si è sentito rispondere: “Ci hanno ordinato di non trasmettervi alcuna relazione”.

Se non è un complotto questo! L’ERSA, se c’è qualcosa che non va con gli OGM fa pubblicare intere pagine di giornale, ma se c’è da evidenziarne la non pericolosità viene costretta a tacere. Da chi? Ci si chiede. Saranno mica i fautori dell’agricoltura tradizionale basata sulla chimica? E’ un po’ difficile crederlo, perché la chimica in agricoltura è nelle stesse mani dei propugnatori degli OGM, Monsanto in primis, ma anche Bayer e Syngenta. Che sia la lobby dei coltivatori biodinamici?
L’ombra di Pegoraro Scanio aleggia ancora sulle nostre teste confuse. Lo stesso Fidenato dice che per lui la scelta è se mettere i soldi nel taschino destro della Monsanto o in quello sinistro e se un domani dovesse accorgersi che le sementi OGM sono un fallimento dal punto di vista economico, non ci penserebbe due volte a smettere. Se, come ha affermato Severino Del Giudice, in America le aziende che coltivano OGM stanno chiudendo per lo scarso rendimento, di cosa si preoccupano gli ambientalisti? Che ci lascino provare, dicono in coro Fidenato e Venier Romano. Finora gli OGM non hanno fatto danni e se non dovessero funzionare li si lascia perdere.
                                                                                                                                                                 
E intanto magari sono stati causati ulteriori danni all’ambiente. Che poi si riverberano sulla salute della gente. Il minimo che si possa dire di Fidenato e di Venier Romano è che manca loro lo sguardo d’insieme. Possono essere innamorati di un’idea, come i ragazzi dei centri sociali e come quelli di Casa Pound, ma con le leggi della natura non si scherza. Come ha fatto notare Del Giudice, una volta cambiati i geni di un organismo la cosa è irreversibile. Discorso difficile da capire per un Fidenato che pensa al suo utile economico e per un Venier Romano che ragiona da politico sulla base delle scadenze elettorali, modo di agire che è caratteristico di tutti i politici, a tutti i livelli. Nessuno pensa alle generazioni future, anche se l’associazione di Fidenato si chiama “Futuragra”. Un bell’ottimista, l’uomo, non c’è che dire!

A me fa venire in mente il linguaggio massonico: dire una cosa pensando al suo contrario. Dire che si sta uscendo dalla crisi, mentre invece vi si sta entrando ancora di più. Pretendere che gli OGM siano la strada del futuro e dimenticare che i meccanismi ecologici vecchi di milioni d’anni vengono minati alla loro base, con un generale abbassamento della fertilità dei suoli, unitamente alla crescita dell’inquinamento.
Loro no. Loro non vogliono sentir parlare di contaminazione. Loro vogliono, in base alla legge della coesistenza, che si usi la parola commistione delle coltivazioni, non contaminazione. Anzi, il rozzo tentativo di Fidenato di farsi passare da vittima e di sovvertire le cose si spinge fino al punto di dichiarare che non si può legiferare contro le leggi della natura e se il mais ha un’impollinazione anemofila, non si può pretendere che i coltivatori OGM coltivino il loro granoturco a 500 metri di distanza dagli altri campi, più 250 metri di cuscinetto.

Quasi come se i veri difensori della natura fossero i favorevoli agli OGM, mentre Severino Del Giudice e gli agricoltori biologici fossero dei fascisti che vogliono imporsi sugli altri. C’è il diritto agrario, dice Fidenato, e bisogna applicare quello. Ma uno del pubblico gli ha fatto notare che se l’impollinazione anemofila è naturale, la stessa cosa non si può dire degli OGM, che il sindaco di Porpetto, Pietro Dri, intervenuto durante il dibattito, vuole che siano chiamati “geneticamente migliorati” e non modificati.
Insomma, mi è sembrato che stessero cambiando le carte in tavola. L’allevatore che dice essere il contadino il primo ecologista. Fidenato che si appella alle intoccabili ed eterne leggi della natura. Il sindaco di Porpetto che vuole si chiamino Organismi Geneticamente Migliorati e la platea, nella quasi totalità, che applaudiva i loro beniamini, i loro rappresentati. Nessuno è più schiavo di chi crede d’essere libero e questi bifolchi cacciatori, mangiatori di grasso animale, intendono portarci a fondo tutti quanti, loro, noi, i loro maiali maltrattati e gli industriali a cui hanno concesso il potere di decidere del loro e del nostro destino. 
L’allevatore degli uccellini morti dice che il mais insilato proveniente dall’agricoltura convenzionale è contaminato – quello sì – dalle micotossine e il risultato è che maiali e mucche si ammalano e lui è stato costretto a dare mangime alle sue bestie. Dice che in futuro nessuno ritirerà più mais con le micotossine e che quindi è meglio se i contadini si affrettano a passare agli OGM. Non ha mai sentito, il bravuomo, parlare di alimentazione vegetariana? 
                                                                                                                                                  
Non lo sa che il numero di coloro che rifiutano prodotti di origine animale è in crescita in tutto l’Occidente? Sicuramente non ha mai sentito dire che se la nostra specie vuole salvarsi dall’estinzione deve necessariamente passare a una dieta vegetariana, unica rispettosa degli equilibri della natura. Non l’ha sentito o, se l’ha sentito, l’ha scartato come ideologia, giacché se loro parlano a favore degli OGM, lo fanno sulla base dei fatti, mentre se noi parliamo contro gli OGM, lo facciamo sulla base dell’ideologia. E, in quanto tale, destituita da ogni fondamento. Cos’è questo, ingenuità o malafede?
Fidenato e compagni non sanno d’essere gli emissari della Monsanto e di agire come teste d’ariete a nome e per conto delle multinazionali, per dare l’ennesima spallata ai già precari equilibri ecologici. Non sono consapevoli, ma non vogliono nemmeno acquisire consapevolezza. Pensano ai loro interessi, con qualche guizzo di turbamento di coscienza come quando quell’allevatore vide gli uccellini morti. Non basta. Non è sufficiente. Il delirio d’onnipotenza che pervade l’essere umano, come ha spiegato intervenendo nel dibattito il bravo Graziano Ganzit, ha già dimostrato di produrre solo danni. Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Il diavolo, quindi, veste Prada, ma probabilmente veste anche Fidenato.

2 commenti:

  1. A me piacciono i prodotti naturali naturali... quindi possono mettersi anche a cantare in "turco" che non mi convinceranno mai... per tanti motivi.

    cit. "Putin ha messo in carcere una trentina di attivisti di Greenpeace con l’accusa di pirateria."
    Ha fatto bene... non li posso più vedere... quando ho scoperto le chemtrails gli ho mandato una mail e non mi hanno neppure risposto... gli facevo dei piccoli versamenti e ho smesso.
    Un giorno ho incontrato degli attivisti e gli ho chiesto perché non si occupavano anche di questo problema e loro mi hanno risposto che "non era in agenda".
    Ma come disse Totò "Ma mi faccia il piacere" che fanno finta di voler risolvere le cose e invece sotto sotto se ne fregano.

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    1. Non fare però di tutta l'erba un fascio.

      Greenpeace ha innegabilmente un passato glorioso.

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