Un
gruppo di archeologi israeliani, intenti nello studio dei cammelli, ha appurato
che gli animali sono stati introdotti nella civiltà umana nel IX sec. a.C,
mentre nei testi biblici se ne parla in data molto antecedente. La ricerca,
pubblicata sul The Huffington Post, ha spiegato che è stata
utilizzata una datazione al radiocarbonio ed i risultati emersi non possono
sbagliare. L’archeologo Yosef Ben-You, uno dei gli autori dello studio, ha
affermato che questa scoperta prova un fatto temuto da molto tempo, ovvero che
le persone che hanno scritto la Bibbia, l’hanno fatto dopo numerosi eventi
avvenuti, raccontandola al passato. I cammelli sono indicati come animali
da soma nelle storie bibliche di Abramo, Giuseppe e Giacobbe, nel Vecchio
Testamento, risalenti al 2000 e 1500 a.C, mentre il nuovo studio afferma
che l’arrivo dei cammelli in "terra santa" si è verificato in un periodo
compreso tra il 1200 e il 900 a.C. Gli archeologi affermano che oltre a
mettere in discussione la storicità della Bibbia, questo anacronismo è una
prova diretta che il testo è stato copiato dopo gli eventi.
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