Testo
di Macri Puricelli
D’accordo,
è un figo. Quel genere di stupendo ragazzo che fa la sua bella figura sulle
pagine dei settimanali femminili. Comprensibile quindi che la sua faccia da
superbo cattivo e quel fisico da modello, possano essere magnetico punto di
attrazione alla tradizionale Cavalchina, uno dei momenti
clou e più esclusivi del carnevale veneziano, voluta dal teatro La Fenice. Sabato
1 marzo il torero Cayetano Rivera Ordonez, discendente di una “gloriosa” dinastia di toreri spagnoli, assieme ad altri
nomi più o meno noti della musica, del cinema e della televisione, riceverà l ’International
Cavalchina Award.
Fra
tanti vip in circolazione, si chiedono gli animalisti veneziani (e me lo chiedo
anch’io), bisognava per forza premiare un torero?
In
anni in cui si chiede di ripensare, cancellare, ridefinire una mattanza di
sangue qual è la corrida? In anni in cui ci si sta rendendo conto di come gli
spagnoli si comportano con gli animali? Pensate alle perreras. Pensate ai galgos. Oltre che ai tori
ovviamente.
Facendosi
portavoce di cittadini e associazioni, Lav Venezia e Gruppo Vegan Venezia hanno
inviato una lettera alla sovrintendenza del teatro veneziano manifestando “tutto
il nostro profondo sdegno per un premio volto a celebrare le personalità
straordinarie che per talento creativo e interpretativo e per stile di vita
sono internazionalmente riconosciute come simbolo artistico unico e inimitabile».
“Il
suo talento creativo – scrivono Cristina Romieri e Tatiana Zanotti – è
unicamente consistito nell’aver combattuto ad evidenti armi impari con
animali, oltretutto indeboliti e fiaccati prima di entrare nella sanguinosa
arena e nell’averli vigliaccamente uccisi. Ma
come è possibile che una istituzione culturale di così grande importanza e
tradizione glorifichi questi massacri?
Insomma,
il Carnevale veneziano continua a scivolare sui diritti degli animali. L’anno
scorso la rinoceronta Clara sul
manifesto, quest’anno il premio al bel torero.
Inviate le vostre rimostranze a:
sovrintendenza@teatrolafenice.org
direzione.artistica@teatrolafenice.org
Manderò la mail....a parte che le mail vengono sistematicamente ignorate, basti pensare alla valanga di mails mandate per combattere la direttiva sulla sperimentazione....
RispondiEliminaa cui i signorotti sono sordi.
figuriamoci se ci prendono sul serio per una protesta contro uno str....di torero.
Ma tant'è ci proverò comunque.
Ma quale fascino, fanno ridere già come son vestiti, con il deretano impacchettato come un insaccato dentro un Domopak, con quella divisa ridicola, burattini che di culturale non hanno niente.
Anch'io ho scritto due brevi note non offensive, ma più che altro ho puntato sull'effetto della vignetta che vedi anche qui sopra pubblicata. Quella non possono non vederla.
EliminaE poi, devi considerare che il destinatario è un organo di provincia (Sovrintendenza, direzione, ecc.), mentre le multinazionali non si lasciano certo impensierire dalle nostre proteste.
Sono perfettamente d'accordo su quello che viene considerato simbolo di coraggio bellezza prestanza maschile..ma vaaa!!solo ridicoli fino all'inverosimile!Ignoranti come pochi e senza un'anima..fatti solo di crudeltà boria arroganza sanguinarie..vestiti e imbottiti dive serve...e sarebbero questi i veri uomini??Se non mi facessero orrore e schifo nel modo piu'totale potrei anche provare pena per questi mentecatti e le donne che li seguono e ammirano..ma a me risulta impossibile!Quindi gli auguro di finire come minimo nello stesso modo del tipo della vignetta(davvero stupenda,favolosa!!)e possibilmente peggio..Spero che lettere o mail almeno si parli in continuazione di questi orrori che DEVONO FINIRE!!
EliminaConsidero la corrida una delle più aberranti manifestazioni pubbliche! Come non si può inorridire davanti ad un esecrabile e cruento spettacolo del genere? Giada
RispondiEliminaO si inorridisce o ci si inebria di adrenalina.
EliminaDue modalità di risposta.
Dipende dalla presenza o meno di empatia.