Testo
di Eugenio Orso
Se
in un paese un branco di mercenari tagliagole, di picchiatori e di assassini
mette in pericolo la stabilità interna e la sicurezza della popolazione,
incendia automezzi per le strade, occupa con un’estrema violenza edifici
pubblici e uccide indiscriminatamente, è giustificato un duro intervento delle
forze di sicurezza. Se la situazione è molto grave e le forze di sicurezza non
bastano per risolvere, si può giustificare, come estrema ratio, un intervento
delle forze armate, per neutralizzare criminali, mercenari e infiltrati. Questa
regola, che dovrebbe essere scontata e accettata da tutti, non vale però per l’Ucraina,
come non è valsa per la Siria aggredita.
Il
legittimo governo ucraino di Viktor Yanukovych e la popolazione non possono
difendersi, devono subire l’attacco criminale senza muovere un dito,
lasciandosi massacrare e permettendo che il paese sia distrutto. Oppure devono
arrendersi senza condizioni. Lo impone, minaccioso, in concerto con Washington
e le principali “cancellerie” europoidi, il segretario generale della
cosiddetta alleanza atlantica, ossia della nato, la peggiore organizzazione
criminale soprannazionale della storia: “Invito fortemente il governo ucraino
ad astenersi da ulteriore violenza. Se i militari interverranno contro l’opposizione
[i criminali saccheggiatori che uccidono e devastano sventolando gli stracci
stellati della ue, n.d.s. ], i legami con la Nato saranno seriamente
danneggiati”. Nel frattempo le bande di insorti si permettono di far
prigionieri una cinquantina di poliziotti. Una chiara minaccia, quella della
nato, corroborata dalle già annunciate sanzioni ue. Un ribaltamento ipocrita
della situazione reale in Ucraina, perché in questo caso – come dovrebbe essere
evidente anche a un idiota – non è il governo che attacca pacifici
manifestanti, ma sono le bande criminali di mercenari assassini filo-nato e
filo-ue che attaccano indiscriminatamente, uccidono e fanno prigionieri, per
destabilizzare quel paese e defenestrare con inaudita violenza Yanukovych.
Tutto questo non c’entra con le dinamiche politico-parlamentari e il confronto
fra le forze politiche nel paese, e la situazione rivela chiaramente “lo
zampino” esterno.
Qual è la grande “colpa” di Yanukovych, del suo governo e di quello sfortunato paese, popolato da ucraini e da una robusta minoranza russofona? Di non aver accettato la proposta di entrare subito nella Nato, mettendo a disposizione il territorio nazionale per basi militari dell’”alleanza” e per l’accerchiamento della Federazione Russa. La “colpa” è di non aver aderito incondizionatamente all’unione europoide – contro l’interesse di tutti, ucraini e russofoni – abbassando la testa e lasciandosi fagocitare nell’eurolager. L’Ucraina martire non ha piegato il capo, davanti alle ragioni del grande capitale finanziario occidentale, e quindi deve essere duramente punita, suscitando al suo interno la guerra civile.
Qual è la grande “colpa” di Yanukovych, del suo governo e di quello sfortunato paese, popolato da ucraini e da una robusta minoranza russofona? Di non aver accettato la proposta di entrare subito nella Nato, mettendo a disposizione il territorio nazionale per basi militari dell’”alleanza” e per l’accerchiamento della Federazione Russa. La “colpa” è di non aver aderito incondizionatamente all’unione europoide – contro l’interesse di tutti, ucraini e russofoni – abbassando la testa e lasciandosi fagocitare nell’eurolager. L’Ucraina martire non ha piegato il capo, davanti alle ragioni del grande capitale finanziario occidentale, e quindi deve essere duramente punita, suscitando al suo interno la guerra civile.
Gli
stragisti nato e i criminali europoidi hanno giocato sulla storica rivalità che
divide ucraini e russofoni, hanno infiltrato provocatori e hanno finanziato
assassini, bande di delinquenti spacciate per “attivisti”, partiti e movimenti
collaborazionisti. Hanno portato quel paese, di oltre quarantacinque milioni di
abitanti, esteso quasi quanto la Francia, al limite del disfacimento violento.
Sono determinati a suscitare, in Europa, una nuova, sanguinosa Jugoslavia,
piuttosto che permettere accordi fra uno stato sovrano – l’Ucraina – e un altro
stato sovrano, la Federazione Russa. Solo la prudenza e il senso di
responsabilità dei russi, che conoscono bene il criminale disegno geopolitico
di nato e ue orchestrato contro di loro, potranno evitare un’esplosione futura
del conflitto, se questo non si placherà a partire dall’Ucraina. Il vero
aggredito è la Russia, anche se il proditorio attacco passa attraverso l’Ucraina,
il cui nome, in slavo, guarda caso significa “terra confinante”. I tagliagole
di piazza Maidan, a Kiev, hanno fatto finora un buon lavoro, al servizio dei
disegni geopolitici di dominio dei bracci del capitale finanziario occidentale,
quello armato atlantista e quello sopranazionale europide.
La
rabbia m’impedisce di analizzare a mente lucida la situazione. Le menzogne dei
media europoidi, a questo punto, mi fanno infuriare. Chi può credere che un
intero popolo, come quello ucraino, possa volere le armi nato sul proprio
territorio, mettendosi in grave pericolo, e la politica del “rigore”
antipopolare imposta dall’unione europoide, con la mannaiata finale dell’euro?
Può crederci solo un idiota, un povero stronzo, un’inutile merdaccia politicamente
corretta che crede nei “diritti umani” e in questa splendida “democrazia”.
Tipico esempio di opinione pubblica in occidente. Eppure in Italia, anche
quando si manifesta “pacificamente e democraticamente”, gli sbirri non si fanno
scrupolo di bastonare, senza risparmio, operai disperati e disarmati, vicini al
licenziamento, o studenti giovanissimi e innocui. Siccome le “rivoluzione
colorate” e twitterate possono lasciare il tempo che trovano, fallendo
miseramente, gli stragisti internazionali ed europoidi sono passati alle vie di
fatto, hanno scelto direttamente il massacro, sperimentando nuove forme di
aggressione e d’intrusione, per le vie brevi, proprio in Ucraina. Quello che
vale in “occidente”, cioè il pacifismo strumentale, la democrazia, il dialogo,
la coesione sociale, il “bon ton” nei confronti di altre correnti politiche del
pensiero unico, e corbellerie propagandistiche del genere non vale più in
Ucraina. In quel caso si è scelta la violenza più brutale, il mercenariato di
minoranze delinquenziali, l’infiltrazione e la provocazione, per dividere,
distruggere e un giorno occupare. Questa è la realtà. L’impero del male non si
smentisce.
Chiudo con una debole speranza. Se in questo momento drammatico per la sopravvivenza del paese io fossi Viktor Yanukovych, mi rifiuterei di lottare con le mani legate dietro la schiena, sapendo quale nemico ho di fronte. Chiederei con urgenza un forte appoggio, anche militare, da parte della Federazione Russa, che se non è del tutto “infiacchita” potrebbe ammassare le divisioni corazzate della guardia ai confini con l’Ucraina, mostrandosi pronta a intervenire per evitare il peggio. All’interno imporrei a forze di sicurezza e militari di passare al contrattacco, magari rispolverando le vecchie mitragliatrici sovietiche KPV da 14,5 mm, per falciare senza pietà i delinquenti di Piazza Maidan e sulle altre piazze, ben consapevole che sono gli emissari dei grandi assassini internazionali. La nato e l’unione europoide. Se l’Ucraina resisterà a questo attacco brutale, rientrando nell’orbita russa, non solo la popolazione ucraina ne trarrà vantaggi (in termini di approvvigionamento energetico, di finanziamenti, di investimenti), ma forse qualche vantaggio potremmo averlo noi, seguendo l’esempio e buttando in mare atlantisti ed europoidi.
Chiudo con una debole speranza. Se in questo momento drammatico per la sopravvivenza del paese io fossi Viktor Yanukovych, mi rifiuterei di lottare con le mani legate dietro la schiena, sapendo quale nemico ho di fronte. Chiederei con urgenza un forte appoggio, anche militare, da parte della Federazione Russa, che se non è del tutto “infiacchita” potrebbe ammassare le divisioni corazzate della guardia ai confini con l’Ucraina, mostrandosi pronta a intervenire per evitare il peggio. All’interno imporrei a forze di sicurezza e militari di passare al contrattacco, magari rispolverando le vecchie mitragliatrici sovietiche KPV da 14,5 mm, per falciare senza pietà i delinquenti di Piazza Maidan e sulle altre piazze, ben consapevole che sono gli emissari dei grandi assassini internazionali. La nato e l’unione europoide. Se l’Ucraina resisterà a questo attacco brutale, rientrando nell’orbita russa, non solo la popolazione ucraina ne trarrà vantaggi (in termini di approvvigionamento energetico, di finanziamenti, di investimenti), ma forse qualche vantaggio potremmo averlo noi, seguendo l’esempio e buttando in mare atlantisti ed europoidi.
Si sa che gli interessi si schierano a seconda delle convenienze... c'è qualcuno che sostiene che Renzi è stato nominato in fretta e furia, come a suo tempo quell'altro arrivista di D'Alema nel 1998, per il coinvolgimento dell'Italia in questa guerra.
RispondiEliminaSperiamo che non sia vero e che il "Renzi" burro nelle mani dei poteri forti si renda conto di essere tale... ma forse è troppo impegnato ad "ammirarsi" nel suo ruolo.
Grazie Laurama. Intervento interessante. Del resto, il Partito Democratico è il miglior alleato della NATO. Probabilmente, se l'Occidente si schiera a fianco dei suoi mercenari, contro l'Ucraina, i bombardieri partiranno da Aviano, ma mentre tre anni fa passavano sopra Codroipo per andare a bombardare Gheddafi, stavolta voleranno verso est e quindi non sorvoleranno il mio ameno paesello.
EliminaCerto fra entrare nell'Euroreich o nella Grande Matrigna Russia stanno proprio messi male, poveretti! E ancora più disgraziati in quanto la loro sorte non è affatto decisa da loro stessi, come di prassi, d'altronde...
RispondiEliminaMica son tanto lontani i tempi in cui i Grandi d'Europa si spartivano le Polonie e le Ucraine...è cambiato qualcosa fra quell'Ancient Regime e questo Nuovo Ordine Mondiale? Forse solo il fatto che oggi la GABBIA, invece che di fredda ferraglia, è diventata dorata e l'hanno dotata di molti comfort in più per le allodole della "democrazia"...bah
RispondiEliminaOttime intuizioni, Billy!
EliminaVedo che tieni un occhio ben fisso sulla Storia e l'immagine dei "grandi" che si riuniscono al Congresso di Vienna o di Versailles o di qualsiasi altra località in cui si riunivano, è emblematica di ciò che accade anche oggi.
Solo che oggi ha un solo nome che spicca su tutti: Bilderberg, con sedi che variano di anno in anno.
Ieri ho sentito l'intervista all'ambasciatore ucraino a Roma. Ha detto ciò che il governo in carica voleva che dicesse, pena licenziamento. L'Ucraina non ha bisogno dell'Europa. Leggasi: l'Ucraina vuole restare alleata della Russia.
Naturalmente, non l'hanno mostrato ai telegiornali, ma a Blob.