giovedì 13 febbraio 2014

Figli in meno


I primi ad introdurre qualche correttivo all’enorme potenziale riproduttivo della nostra specie furono i capi religiosi e siccome il cattolicesimo romano, erede di Babilonia, si avviava a diventare la più grande delle sette cristiane, qualcuno ebbe la brillante idea di proibire il matrimonio ai sacerdoti. Figli in meno. Poi, molti secoli dopo, gli stessi (o loro discendenti) ebbero la brillante idea di introdurre il femminismo, allo scopo di destrutturare la famiglia tradizionale. Non ci furono subito figli in meno, ma contraccolpi che aumentarono l’infelicità sia nell’uomo che nella donna e, alla lunga, anche molti figli in meno. Se poi si accosta il femminismo all’aborto, guarda caso portati avanti dalla stessa formazione politica, molti figli in meno sono stati effettivamente messi al mondo. Ora è la volta degli omosessuali, sulla stessa linea dei correttivi alla forsennata capacità riproduttiva della nostra specie, che sul piano ecologico è indubbiamente fuori controllo. Qui si capisce che con le coppie gay ci sono molti figli in meno, ovviamente.
Se è giusto che le donne abbiano pari opportunità degli uomini e che la minoranza omosessuale veda riconosciuti i propri diritti, è anche vero che il lavoro è una schiavitù e far entrare anche le donne nel mondo del lavoro, mossa presentata come emancipazione, potrebbe essere solo un’entrata nel mondo della schiavitù e non so quanto le donne ci abbiano guadagnato. 


Uno dei contraccolpi del femminismo è stato l’aumento dei divorzi e dei traumi dell’infanzia, di cui si è avuto un notevole esempio nella serata di mercoledì 12 febbraio, durante la trasmissione “Le Jene”, su Italia Uno. Dall’acquisizione delle pari opportunità sul lavoro e nella società, si è passati a vere e proprie guerre giudiziarie a colpi di carte bollate, con grande gaudio di avvocati e giudici. Lo Stato, se da una parte vede ingolfarsi la macchina della giustizia, per le troppe cause pendenti, dall’altro vede aumentare le entrate fiscali grazie alle numerosissime marche da bollo necessarie per i divorzi.
Ma non basta. Sono in aumento le ritorsioni violente da parte di uomini che prima di suicidarsi uccidono anche la propria prole, per attuare una spietata vendetta contro le ex mogli. Succede sempre più spesso e che ci vadano di mezzo i classici “bambini innocenti” ormai non scandalizza più nessuno. Ordinaria routine. Anche così, cinicamente parlando, figli in meno.
                                                                                                                                                                 
Nel video che segue, Fabio Tribos espone la sua contrarietà al concedere l’adozione di minori alle coppie gay, perché a suo dire anche questa mossa rientra nel piano degli Illuminati volto alla depopolazione mondiale. E, su questo, non c’è alcun dubbio che abbia ragione. Però ho qualche dubbio sulla sua preoccupazione che, via di questo passo, si legalizzerà anche l’incesto, ma sulla sterilità delle coppie gay non ci piove. Figli in meno. Di fatto, con questa posizione si vuole negare a una coppia consolidata omosessuale di godere della felicità di crescere dei figli e se gli orfani vengono legalmente concessi a coppie etero, non si capisce perché quelle omo debbano essere escluse.
Fabio direbbe perché i bambini hanno diritto di crescere secondo il modello tradizionale della sacra famiglia: padre, madre e prole. A parte il fatto che anche nella sacra famiglia iconografica c’è il germe della trasgressione, con una Maria che non si sa da chi viene messa incinta, io ragiono come un canaro e so che se in canile si presenta qualcuno disposto ad adottare un cagnetto prigioniero in un box, gli si deve stendere il tappeto rosso. Idem con gli orfanotrofi: se si presenta un adulto, o meglio una coppia dei medesimi, per adottare un orfano, gli si deve stendere il tappeto rosso, senza tante storie. Anzi, i bambini senza genitori li si dovrebbe dare anche ai singoli e non solo alle coppie, perché la vita di un bambino fuori dagli istituti, dove sono soggetti al sadismo di suore e altri inservienti, sarà sempre preferibile. Già ora ci sono ragazze madri e donne singole che riescono a crescere i figli, con pochi o nulli aiuti da parte della società. E sono singole un po’ a causa della mentalità femminista che ha preso piede ormai da almeno trent’anni e soprattutto per l’istinto di base della nostra specie che prevede per il maschio unicamente il ruolo di fornitore del seme. Presso gli altri primati e i mammiferi in genere funziona così e lo si vede anche nelle società primitive, come quella del Madagascar che conosco meglio, in cui l’uomo ha solo il compito di portare a casa il becchime. E poco altro. L’educazione dei figli spetta alla madre e alle strutture scolastiche. Solo quando i figli sono malati spetta al padre portarli in ospedale.

In Occidente siamo stati abituati troppo bene e la figura del padre che sta vicino alla famiglia è un opzional, pompato dalla propaganda buonista della Chiesa e privo di base biologica. Una volta che i figli raggiungono l’età dell’autonomia, i rapporti di coppia fra etero si raffreddano e i matrimoni di sfaldano. Al momento attuale le cose si sono complicate per il fatto che l’autonomia economica dei figli arriva molto tardi, sempre che arrivi, visto il tasso di disoccupazione, in Italia, del 42%.
Non c’è alcun dubbio che la nostra specie abbia sovvertito i ruoli della piramide trofica poiché ci comportiamo come predatori e ci riproduciamo come prede. E’ vero che se la ricchezza venisse meglio retribuita, ci sarebbe cibo per tutti i sette miliardi di esseri umani, anzi per parecchi di più, ma nei fatti non è così e le disparità non si sciolgono con le teorie utopistiche. Il concetto di sovrappopolazione potrebbe essere stato inventato dai privilegiati che hanno accumulato con frode e violenza enormi ricchezze nel corso dei secoli (penso ai Windsor), ma è anche vero che i popoli del Terzo Mondo, insieme a quelli del primo e del secondo, sono stati tenuti appositamente nell’ignoranza e manipolati in modo tale da renderli schiavi obbedienti e impegnati solo a mettere al mondo altri schiavi, sempre a beneficio dei potenti privilegiati che decidono dei nostri destini. Gli animali degli zoo sono più saggi di noi, perché quando gli nasce un figlio, lo uccidono per non fargli fare una vita dietro le sbarre. Non tutti lo fanno ma molti di loro.
Il dilemma nasce dal fatto che un nuovo ordine mondiale sarebbe auspicabile, ma siccome gli Illuminati vogliono imporlo come fosse una dittatura, noi ci vediamo costretti a respingerlo e combatterlo. Così, la riduzione della popolazione mondiale sarebbe auspicabile, ma siccome gli Illuminati vorrebbero imporlo a tutti i costi, noi ci vedremmo costretti a respingerlo e combatterlo, se non fosse che celibato dei preti, femminismo, aborto, divorzi facili e ora adozione di minori per le coppie gay, con tanto di diffusione della filosofia omosessuale nelle scuole, rappresentano la parte gentile della faccenda. 
                                                                                                                                                  
Gli Illuminati vorrebbero ridurre la popolazione mondiale con le buone e le cattive e quelle finora descritte sono le “buone”, mentre le “cattive” sono le guerre, le pandemie e i disastri sedicenti naturali. Dovremmo chiederci se sono preferibili le buone o le cattive, visto che gli Illuminati hanno il potere di attuare le une e le altre. So che si dovrebbe spodestare l’élite mondialista dal luogo in cui si è insediata, ma finché non si troverà il mezzo per farlo, dovremmo ragionare in termini pragmatici e magari mettere al mondo meno figli, oppure sottoporsi a sterlizzazione volontaria.
Purtroppo, se neanche i gay rinunciano alla felicità derivante dall’avere figli, sarà difficile che gli etero vi si sottopongano. E dunque siamo condannati a crescere a dismisura, come lemming, senza neanche avere in noi stessi l’istinto di suicidarsi in massa come fa il piccol roditore nordico. Se noi non abbiamo tale istinto – ragionano gli Illuminati, che a questo punto potrebbero essere gli stessi nostri rammaricati creatori - necessita intervento esterno. A mali estremi, estremi rimedi. Con le buone o con le cattive, qui bisogna fare qualcosa, disse Enlil al fratellastro Enki.
Prepariamoci al peggio. Mentre il Titanic affonda, l’orchestrina suona il valzer e mentre l’Occidente declina, i gay chiedono di adottare orfanelli.

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