venerdì 14 febbraio 2014

L'unico deterrente è il carcere duro

 

GROSSETO - Un altro ‪‎lupo‬ barbaramente ucciso nel territorio della ‪Maremma‬. In pochissimi mesi, un’altra vittima, la decima, della cattiveria e della prepotenza umana. A destare sgomento e preoccupazione questa volta è stato il ritrovamento del suo corpo senza vita: la testa mozzata appesa a un palo, e un cartello che, richiamando sarcasticamente le indicazioni per le costruzioni edili, indica l’inizio della “eliminazione predatori” e punta il dito contro le principali associazioni animaliste che si battono per la loro difesa e protezione. Ancora una volta assistiamo attoniti a crimini efferati contro gli animali. Esseri viventi che diventano, loro malgrado, il perfetto capro espiatorio per problematiche create esclusivamente dall’impatto umano sulla natura, come la distruzione di boschi e foreste e lo scellerato consumo di suolo che divora gli habitat naturali di moltissime specie animali. E così il lupo, specie fondamentale per il nostro ecosistema, protetta e tutelata da norme nazionali e comunitarie, vede riacquistare la nomea di animale pericoloso, di presenza che minaccia la popolazione e in quanto minaccia deve essere eliminata con ogni mezzo.
Auspichiamo che le amministrazioni locali trovino e puniscano i responsabili di queste orribili uccisioni, nel contempo collaborino con le associazioni territoriali per attuare politiche non cruente di contenimento, che abbiano come comune denominatore il rispetto per gli animali e l’ambiente.


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