GROSSETO - Un altro lupo barbaramente ucciso
nel territorio della Maremma. In pochissimi
mesi, un’altra vittima, la decima, della cattiveria e della prepotenza umana. A
destare sgomento e preoccupazione questa volta è stato il ritrovamento del suo
corpo senza vita: la testa mozzata appesa a un palo, e un cartello che,
richiamando sarcasticamente le indicazioni per le costruzioni edili, indica l’inizio
della “eliminazione predatori” e punta il dito contro le principali
associazioni animaliste che si battono per la loro difesa e protezione. Ancora
una volta assistiamo attoniti a crimini efferati contro gli animali. Esseri
viventi che diventano, loro malgrado, il perfetto capro espiatorio per
problematiche create esclusivamente dall’impatto umano sulla natura, come la
distruzione di boschi e foreste e lo scellerato consumo di suolo che divora gli
habitat naturali di moltissime specie animali. E così il lupo, specie
fondamentale per il nostro ecosistema, protetta e tutelata da norme nazionali e
comunitarie, vede riacquistare la nomea di animale pericoloso, di presenza che
minaccia la popolazione e in quanto minaccia deve essere eliminata con ogni
mezzo.
Auspichiamo
che le amministrazioni locali trovino e puniscano i responsabili di queste
orribili uccisioni, nel contempo collaborino con le associazioni territoriali
per attuare politiche non cruente di contenimento, che abbiano come comune
denominatore il rispetto per gli animali e l’ambiente.
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