Io non so chi sia costui, anche se somiglia a Paolo Franceschetti,
né ho capito molto ciò che ha detto, benché dell’aristocrazia
nera avessi già sentito parlare, però mi è sembrato convincente.
Sì, avete sentito bene: mi è parso padrone di quanto ha detto e
sincero per come lo ha detto. Trovo molto verosimile che alcuni
esponenti dell’aristocrazia, in questo caso facente parte del lato
oscuro, riescano a sopravvivere per secoli, trasmettendo il DNA ai
propri discendenti e finendo per entrare in corpi sempre giovani, di
generazione in generazione. Questo spiega perché i nobili ritratti
nei quadri appesi alle pareti dei castelli hanno tutti la stessa
faccia. In letteratura Oscar Wilde parlava di un patto con il diavolo
per il suo Dorian Gray e in ambito magico il conte di Saint Germain
diceva di essere vecchio di secoli e di essere immortale. Non c’è
da stupirsi, inoltre, dei sacrifici di sangue compiuti dagli annoiati
aristocratici. Lo abbiamo visto nel film “Eyes wide shut”, di
Stanley Kubrik, lo stesso regista che probabilmente ha girato il
presunto sbarco sulla luna del 1969. Del resto, è un fatto che
spariscano migliaia di bambini e fanciulle ogni giorno nel mondo. E’
un fatto il rapimento di Emanuela Orlandi e l’ultimo episodio di
una modella ventenne inglese, da parte di un polacco, poi liberata,
fa se non altro sospettare che la tratta delle bianche sia un
fenomeno tuttora in voga. E non solo per vecchi arabi bavosi, ma per
fornire energie vitali a ricchi assassini impuniti. Il tema è di
scandalosa attualità.
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