venerdì 11 maggio 2018

Il garante del servilismo italiano


Testo di Paolo Sensini

In politica, si sa, vale tutto. Anche i camuffamenti e il camaleontismo più spinto. Tuttavia non va dimenticato che dietro quel nonnino così saggio e mansueto di Sergio Mattarella, come lo dipingono a mani giunte le presstitute di regime, alberga l'ex vice-presidente del Consiglio e poi ministro della Difesa al tempo dei bombardamenti americani in Kosovo. Il presidente del consiglio era allora l'ex comunista Massimo D'Alema, Mattarella il suo vice, e in quella circostanza si ebbe la prima guerra sul suolo europeo dopo la fine della Seconda guerra mondiale. L'Italia era il luogo da cui partivano i bombardamenti contro la Serbia, e senza la rete di basi statunitensi nella penisola ben difficilmente si sarebbe potuto sferrare un attacco di quelle proporzioni. Altro che 73 anni di pace grazie all'Unione Europea! Per questo la mummia in capo della repubblica è così ossequioso verso la NATO per l'assegnazione delle cariche di governo, mica possono tollerare a Washington e Bruxelles figure che non facciano parte del loro organigramma. E Mattarella, nella colonia Italia, è il garante istituzionale di tali equilibri.

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