lunedì 21 maggio 2018

I mondialisti uccidono la nostra agricoltura



“Grande scelta di prodotti ortofrutticoli comunitari ed extracomunitari sui banchi degli ipermercati pugliesi. Stamani abbiamo acquistato uva indiana, pesche, insalate e nespole spagnole, clementine e fagiolini del Marocco. Ci chiediamo se siano più fidati in termini di sicurezza alimentare ed eticità dei rapporti di lavoro i prodotti indiani e marocchini che quelli pugliesi”. E’ il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ad elencare i prodotti stranieri venduti sui banchi degli ipermercati pugliesi, proprio nelle ore in cui si stanno rifiutando di ritirare ciliegie pugliesi in mancanza dell’adesione volontaria alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’. “Nella settimana dall’11 al 17 aprile – insiste – il fatturato della GDO è tornato a scendere soprattutto al Sud, con il tonfo dell’1,89% segnato anche in Puglia secondo i dati Nielsen.


Evidentemente, le politiche esterofile attuate sinora non sono riuscite a stimolare adeguatamente i consumi, nonostante le ‘offerte’ di prodotti civetta. L’enorme quantitativo di prodotto proveniente dall’estero ha trovato molto spazio sui banchi delle catene della grande distribuzione organizzata ed essendo ormai gli ipermercati il veicolo maggiore di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, sono determinanti nella formazione del prezzo del prodotto agricolo dal campo alla tavola”. Crollo dei consumi, forbice dei prezzi dal campo alla tavola letteralmente dilatata, invasione di prodotti dall’estero. Sono in sintesi gli elementi che hanno contribuito a determinare una drastica battuta d’arresto delle vendite dell’ortofrutta pugliese. 

“Gli ipermercati lasciano a terra le ciliegie pugliesi con la scusa che i produttori non hanno la certificazione etica che è su base volontaria – incalza Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – e acquistano prodotto da Paesi extracomunitari, che nulla possono garantire in termini proprio di eticità nei rapporti di lavoro. Aspettiamo che il Prefetto di Bari ci convochi per sollecitare la sburocratizzazione della richiesta di adesione e approfondire al contempo i meccanismi speculativi che sono evidentemente alla base dei mancati ritiri di ciliegie proprio nei giorni in cui sta partendo la campagna. Chiederemo al Prefetto che controlli che sotto l’algido scudo della lotta al caporalato non si celino bieche manovre per allungare i tempi e far partire le quotazioni ad avvio dei contratti con la grande distribuzione il 29 aprile”.

2 commenti:

  1. Il Mondialismo è la diretta conseguenza dell'applicazione contemporanea del Talmud. La Razza Eletta discrimina seccamente la specie umana in due categorie: gli Eletti da una parte e noi - i "goyim"- dall'altra parte.
    I Savi di Zion stanno facendo avverare le varie profezie (Apocalisse di Giovanni, Nostradamus, Pike, ecc.) perché sono radicalmente convinti che questi eventi debbono giocoforza avvenire affinché la Razza Eletta domini incontrastata su un ammasso di individui anonimi, liquidi ed omologati.

    Donald Trump (un soggetto mentalmente debole, dunque manipolabile senza troppe difficoltà) è amico e servo di Zion. Anni fa, la figlia Ivanka si è convertita al Giudaismo Ortodosso. L'aškenazita-kazaro Jared Kushner - ovvero il marito di Ivanka - è un signore assai influente all'interno dell'attuale amministrazione.

    Se i Savi di Zion vorranno far realizzare la terza ed ultima profezia del massone Albert Pike, allora si vedranno anni saturi di dolori e di lutti.

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    1. E tutto questo perché sono stati gli ultimi ad essere modificati geneticamente circa seimila anni fa, mentre i Goijm sono molto più antichi.


      Dimenticano, però, i rappresentanti del Popolo Eletto, che in seimila anni anche la loro razza si è imbastardita. Lo dimostra quel 75% circa di ebrei askenaziti, che tutto sono fuorché veri ebrei.

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