mercoledì 23 maggio 2018

Arrivano i barbari (quelli veri)



Dilaga la moda dei tatuaggi che sconciano i corpi di tante persone, da un fiore sulla spalla a quasi tutto il corpo ricoperto dai disegni e dalle scritte più strambe. La cosa è abbastanza recente perché in passato era caratteristica solamente di poche persone e per lo più malavitosi mentre oggi la mania sta infettando forse la maggioranza dei giovani e meno giovani che spesso devono girare a dorso nudo per esibire. Da cosa può essere scatenata questa mania che dà risultati che non sono più emendabili e restano sulla pelle per tutta la vita, anche quando, in età matura, magari ce se ne vergogna un poco? Secondo noi la molla scatenante questa forma di esibizionismo è una situazione di scarsa autostima, più o meno cosciente, che porta a cercare negli altri quella attenzione che si pensa di non meritare.


Un surrogato dei valori che determinano la stima e l’attenzione altrui, che si pensa di non avere e di cui si ha invece estremo bisogno. Questa è una delle caratteristiche di chi manca della fiducia in se stesso e cerca la gratificazione al di fuori nelle apparenze e nelle provocazioni. Logico in una civiltà dell’apparenza come quella in cui viviamo dove apparire è molto più importante di essere per cui si è spinti a cercare abbigliamenti strani nella foggia e nei colori, con tagli e strappi sui pantaloni oppure tagli di capelli che hanno l’unico scopo di attirare l’attenzione a causa della loro illogica  inesteticità, o trucchi con labbra di colori assurdi. Naturalmente, mancando le basi culturali che giustifichino tali atteggiamenti, il tutto poggia sul vuoto. Aiuta anche lo sbracamento generale che ha ridotto la scuola ad un caravanserraglio di ignoranti individui bercianti cancellando regole, educazione, strutture sociali e senso di appartenenza ad una società civile! Se andiamo all’indietro nella storia vediamo che tutte le civiltà antiche sono nate, sono cresciute, e sono morte e prima di morire hanno espresso costumi degenerati e probabilmente anche noi stiamo vivendo la fine della nostra civiltà che sta morendo. Indietro non si torna, è solo questione di tempo ed anche la nostra civiltà, che ha visto splendori e fasti, finirà, soppiantata da qualche nascente civiltà barbara, più forte e più vitale.

2 commenti:

  1. ... i tatuaggi, così come i piercing, un tempo erano appannaggio solo di: galeotti, marinai (pirati e regolari) e prostitute.
    Invece gli abiti strappati (jeans sfondati di Cavalli visti in vetrina a Genova sui 400euro) erano prerogativa, purtroppo, dei poveri che però, dignitosamente cercavano, per quanto possibile, di rattoppare ...
    Si, stiamo morendo ma spero che almeno quei pochi che sono e che non appaiono, si salvino.
    un saluto
    Piero e famiglia

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    1. Da giovane, anch'io avevo fatto mia la frase della Scapigliatura milanese: "Epater les bons Bourgeois", ma qui, oggi, i giovani cercano più l'omologazione che l'anticonformismo.

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