giovedì 10 maggio 2018

La cannabis non può essere venduta finché lo Stato non la tassa


Fonte: Dolce Vita

Una multa da 258 euro ed il rischio di vedersi ritirata la licenza. È l’infrazione notificata dagli agenti della direzione regionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli al gestore di una tabaccheria di Bologna a causa della vendita di infiorescenze di canapa legale (cannabis light). L’infrazione contestata al proprietario della tabaccheria è la seguente: «È vietato vendere prodotti surrogati del tabacco, come specificato dalla nostra direzione generale, in assenza di una disposizione esatta a livello nazionale». Secondo quanto riportato dallla stampa locale, sarebbero già almeno due i gestori multati a Bologna, mentre si attenderebbero le notifiche di nuove multe nei prossimi giorni.


Le tabaccherie multate, specificano i Monopoli, hanno 30 giorni di tempo per presentare ricorso e devono immediatamente cessare la vendita di prodotti a base di canapa pena il rischio di vedersi ritirare la licenza. Da tempo i tabaccai (attraverso la Fit, Federazione italiana tabaccai) avevano chiesto al ministero della Salute e ai Monopoli di Stato di emettere un intervento chiarificatore che si esprimesse riguardo alla liceità della vendita al pubblico dei prodotti a base di cannabis lightMesi di attesa (il comunicato della Fit è del 2 novembre 2017) senza alcuna rispostaculminati ora nelle multe, dopo che molti gestori in tutta Italia – sicuramente già centinaia – avevano deciso di non aspettare e iniziare senza autorizzazione a vendere le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC.
La legge n.74 1074/1968 vieta ai Sali e Tabacchi di vendere prodotti atti a surrogare i generi di Monopolio, significa che nessun tabaccaio può vendere prodotti da fumo privi di licenza dei Monopoli dello stato. Ma la cannabis light è certificata come prodotto ad “uso tecnico” e non destinato all’inalazione, per questo secondo i tabaccai che hanno iniziato a distribuirla non può essere considerata un prodotto sostitutivo del tabacco. Ma la direzione regionale dell’Agenzia dei Monopoli di Bologna è stata evidentemente di parere opposto.

Nessun commento:

Posta un commento