lunedì 7 maggio 2018

Tutti concordi: in Italia ci vuole una rivoluzione


Matilde Koepke: Sempre grazie a noi che paghiamo dei ciarlatani che fanno solo guai, si stanno vendendo questo paese a pezzi per arraffare soldi e noi li strapaghiamo pure. Ma quando ci convinciamo che è una nostra responsabilità riprenderci il nostro paese da questi buffoni incompetenti e farci rispettare a 360° anche dall'Europa?
Elisabetta Piva: Gli stranieri, cinesi e islamici, ricevono sovvenzioni da associazioni dei paesi d'origine, contributi a fondo perduto dalle regioni e comuni, con fondi UE fino a 50.000 euro, hanno consulenti gratuiti, da patronati, sindacati, associazioni pro immigrati e intraprendono attività che non richiedono arredi o merci particolarmente costose (articoli scadenti fabbricati in Cina, ortofrutta di ultima scelta). Praticamente sono esentasse per i primi cinque anni, detraendo i costi iniziali ed emettendo pochissimi scontrini. Assumono personale sulla carta per consentire a conterranei di ottenere il permesso di soggiorno. Non versano contributi, nè stipendi, tanto dopo i primi anni cedono la titolarità ad un amico e quindi l'eventuale contenzioso fiscale o previdenziale cadrà nel nulla. Sono nullatenenti, non hanno domicilio fisso, chi li potrebbe rintracciare?


Aikido Manero: Perché vogliono calpestare la dignità italiana e il nazionalismo per ordini dell'europarlamento. La persona senza diritti e più manovrabile e sottomessa. Ma non abbiamo le palle per una rivoluzione non pacifica.
Rodolfo Galli: Perché abbiamo una classe politica e sindacale e religiosa e anche cittadini di merda che pensano che a loro vada sempre tutto bene, poi quando la merda si gira chiedono aiuto. A quel punto conviene affogarli tutti, perché appena rialzano la testa fanno le stesse cose di prima, cercano di mettertelo in culo ancora.
Fernando Ockulto: Io forse direi più i cittadini: ci tartassano, ci maltrattano, ci prendono per il culo e noi, massa di pecoroni invigliacchiti, cosa facciamo? Muti e subiamo. Se non ci ribelliamo, se non insorgiamo, tra una decina d'anni l'Italia che conosciamo non esisterà più.

2 commenti:

  1. Quando non ci saranno più italiani da spremere con le tasse a chi li prenderanno i soldi per sovvenzionare i terzomondiali le nostre istituzioni guidate da traditori? Saranno i cinesi a finanziare indiani e africani?

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    1. Forse è come dici tu: mentre noi ci sentiamo minacciati dagli africani, saranno invece i cinesi a prendere il potere in Italia, comprando tutto ciò che c'è da comprare, compresi i nostri politici.

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