venerdì 9 agosto 2024

Le diverse velocità della civilizzazione


Giovanni: È per queste pubblicazioni che vengo accusato di essere razzista. Ma in tutto ciò non è minimamente presente il razzismo. Si tratta della realtà dei fatti che a molti fa male. Noi Europei ci siamo evoluti e sviluppati, determinando un importante se non fondamentale progresso su cui oggi facciamo affidamento per andare ulteriormente avanti. Certe popolazioni invece, sono rimaste costantemente alla stesso livello. Dove voglio arrivare? Non c’è nessun arricchimento culturale per noi, ma al massimo per loro, i quali dovrebbero essere grati con ogni singolo cittadino Europeo per l’ospitalità che gli forniamo e soprattutto per il mantenimento, che io personalmente eliminerei.

Me: Da tempi non sospetti so che i musulmani hanno l'orologio della storia fermo al Medioevo. Da quando hanno cominciato ad invaderci, so che ci sarebbe stato un livellamento verso il basso. Tuttavia, i bianchi hanno avuto un'evoluzione tecnologica ma non etica.

Cagliari calcio per sempre nel cuore: Questi non si integreranno mai. Con la loro jihad (nel linguaggio religioso dei popoli musulmani, la “guerra santa” contro gli infedeli), bisogna combatterli. O loro o noi. Ne rimarrà uno solo. Se non oggi, sarà un domani... ma sarà.

14 commenti:

  1. Chi importa il terzo mondo diventa terzo mondo. Solo questione di tempo.

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    1. Nei secoli passati c'erano scambi culturali tra singoli individui, che però non incidevano sul tessuto sociale del posto.

      Lo straniero era benvenuto, anche perché in genere di mestiere faceva il mercante.

      C'erano anche invasioni di gente armata, e allora erano dolori.

      Voglio citare due esempi. Nelle mie terre vennero in massa gli Ungari e gli Unni. Sia gli uni che gli altri fecero il deserto, ma poi se ne andarono.

      Altre etnie vennero da oltralpe, per restare, e infatti non ammazzarono indiscriminatamente la popolazione. Esempio: i Longobardi.

      In tali casi, si poteva parlare di evoluzione della civiltà perché le conoscenze culturali pratiche (metallurgia, medicina, agricoltura, ecc.) diventavano patrimonio comune.

      E la società progrediva collettivamente.

      Se ho detto delle banalità, rettifico.

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  2. Penso che molto dipenda dalle rispettive elites.
    Ci sono elites poco curiose, che si accontentano di gestire il potere e di goderne i benefici.
    E ci sono elites più curiose, che vogliono avere sempre di più (e quindi progredire), trascinando con sè l'intera nazione.
    Ma la mia è solo un'ipotesi buttata lì.

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    1. Le élite condizionano la società, è vero, ma l'intraprendenza nasce dal basso.

      Nasce in individui spesso considerati pericolosi, perché con un Q.I. superiore alla media.

      Nel migliore dei casi, vengono considerati strambi.

      E' la scintilla del genio, che fa progredire la civiltà sul piano tecnologico e delle idee in generale.

      Nel tuo campo, fu Lamark che pensò a una possibile evoluzione delle specie. Poi, siccome tra naturalisti si scambiavano pubblicazioni e concetti, l'idea prese piede con Wallace e Darwin, seguendo un lento percorso.

      Dico bene?

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    2. Sostanzialmente sì, anche se Lamark ipotizzava un meccanismo che non poteva funzionare, ovvero quello della trasmissione delle modifiche ottenute (o subite) dal fenotipo durante la sua esistenza.
      Darwin e Wallace invece, puntavano (correttamente) sulle modifiche che avvenivano in sede di riproduzione.
      La loro grandezza sta nell'aver ipotizzato un meccanismo teorico che sarebbe stato spiegato solo molto tempo dopo, con la scoperta del DNA.

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    3. Wallace arrivò alla selezione naturale indipendentemente da Darwin. Ma riflettendo che il cervello umano si era evoluto in poco tempo rispetto al lungo tempo occorso per arrivare al Sapiens pensò che ad un certo grado dell'evoluzione fosse intervenuto Dio per accelerarne l'evoluzione. Dio sconcertato gli scrisse. "tu ha ucciso il nostro comune figlio". Cioè l'evoluzione naturale tramite la selezione naturale. Ma Wallace da allora coltivò lo spiritismo. Comune, d'altronde, ad alcuni scienziati, come il fisico Oliver Lodge e il filosofo William James Pietro Melis

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    4. Non so perché ho scritto Dio invece di Darwin. Darwin sconcertato gli scrisse etc.

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  3. Troppo semplice buttarla in caciara prendendo ad esempio solo alcuni aspetti , tra l' altro quelli sapientemente dosati da chi ha tutto l' interesse a coltivare lo scontro fra civiltà.
    La cultura araba ( chiamiamola così per racchiudere tutto quel mondo ) era molto più evoluta di quella europea , ad esempio nel campo dell' astronomia e della matematica , le " invasioni " sono state reciproche, ma la storia mette sempre l' accento solo sulle azioni cruente , in realtà c' è stato interscambio fra le culture.
    Insomma ... non mi abbasserei ai livelli dell' immagine di copertina.

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    1. Citazione:

      "La cultura araba era molto più evoluta di quella europea"




      Sì, ma poi è arrivato Maometto, che ha imposto la sua strampalata religione con le armi, bloccando lo sviluppo di quelle popolazioni.

      In questo, rimanendo coerente e in linea con la religione di guerra di Geova degli Eserciti.

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    2. Non mi stancherò mai di dire che Maometto è stato la più grande disgrazia della storia. E vi è qualche str...che, certamente islamico, mi ha fatto cancellare il mio ultimo post. Che ho rimesso Pietro Melis

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  4. eppure le piu' grandi schifezze ed i piu' grandi massacri sono fatti da quella porcheria chiamata occidente, il primo ad inventare le sante guerre.

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    1. Obiezione, vostro onore!


      Guerre sante o guerre non sante, non ci vedo grande differenza.

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  5. Bisogna sfatare che il nostro Medievo sia un lungo periodo di oscurantismno. I secoli XIII e XIV furono secoli di progresso scientifico, rispetto ai quali il Rinascimento fu un periodo di involuzione scientifica per avere esaltato una forma di neoplatonismo fondato sull'antropocentrismo. Il Rinascimento fu un periodo in cui prevalse il culto della magia nella convinzione di poter in questo modo assoggettare la natura a quella umana. Se gli islamici avessero coltivato le conoscenze scientifiche delle Università di Parigi e del Merton College inglese non sarebbero rimasti fermi dopo avere copiato ciò che vi era da copiare dalla scienza greca. Dopo che smisero di copiare uscirono dalla storia. Tutte le traduzioni in arabo delle opere scientifiche greche erano dovute ai cristiani nestoriani che si erano rifugiati in Persia perché perseguitati in quanto eretici nell'Impero bizantino (Impero Romano d'Oriente). Quando arrivarono in Europa gli originali greci l'Europa non ebbe più bisogno degli islamici e iniziò l'inverno islamico che dura a tutt'oggi.

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