mercoledì 7 agosto 2024

Non hanno argomenti, insultano e fuggono!



SplendorSolis: Mi fa rabbia. Mi fa rabbia che stronzi di gatti possano esser trattati meglio di bambini poveri.

Me: E' colpa dei gatti se esistono bambini poveri? E' una domanda seria e mi aspetto una sua gentile risposta.

SplendorSolis: No, ma avete messo sull'altare i gatti al posto dei bambini. E per voi animalisti, la vita di un uomo equivale a quella di un orso. Se non vedete la differenza o la gravità della cosa, siete malati. Fatevi curare.

Me: Aspetti, non arrivi subito agli insulti, se no non ci può essere dialogo. Il primo enunciato è sbagliato. Il secondo pure. Il terzo è sprezzante. Il quarto è offensivo. Lei frequenta i social per capire e imparare o per svillaneggiare degli sconosciuti?

SplendorSolis: Pensi ciò che vuole.

Me: Avere un proprio pensiero è un diritto di entrambi, ma la Verità va, in qualche modo, sempre onorata. Rifiutarsi di farlo è scorretto.


6 commenti:

  1. << E per voi animalisti, la vita di un uomo equivale a quella di un orso. >>

    Caro Free, se il tuo interlocutore fosse stato più disposto al dialogo, cosa avresti risposto a questa domanda ?
    Sono curioso.

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    Risposte
    1. Non posso rispondere razionalmente se prima non mi si spiega cosa s'intende per "valore".

      In guerra il valore ha una certa valenza, premiata con medaglie.

      In economia ha una valenza del tutto diversa, valutata dalle banche.

      Nel senso morale, vale più la vita di un bambino o quella di un vecchio?

      Konrad Lorenz si era posto la stessa domanda riguardo a un cucciolo o a un adulto, di qualsiasi specie.

      Secondo la filosofia di Peter Singer, ha valore maggiore quella di un bambino, rispetto a un vecchio, ma Singer è inviso ai benpensanti, quindi lo lasciamo perdere.

      E' il gioco della torre: chi butteresti giù tra due soggetti?

      Quando eravamo bambini, mi veniva chiesto se su una scialuppa c'è troppo peso, tu hai il tuo cane in braccio, e ti chiedono di gettarlo in mare, che fai?

      E' una variante della torre.

      Ma io risponderei: se è il "mio" cane è come se fosse mio figlio, anche se i tuoi occhi vedono una cosa diversa.

      E aggiungerei, non m'importa niente di cosa vedono i tuoi occhi, metti le mani addosso a mio figlio e ti ammazzo!

      Così risolviamo il problema del galleggiamento della scialuppa.

      Alla domanda che mi poni non si può dare una risposta universale, perché il "valore" è necessariamente soggettivo.

      Poiché io ragiono in termini biocentrici anziché antropocentrici, chiedo un cambio di paradigma e pretendo che non debba essere sempre l'orso ad essere sacrificato.

      Possibilmente, li salviamo entrambi, l'uomo e l'orso.

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    2. Grazie.
      Un pensiero molto equilibrato, il tuo.

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    3. Grazie a te!

      In medio stat virtus.


      A meno che non si tratti di magliette; in tal caso potrebbe star...strettus.

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  2. Bella !
    A proposito di magliette, lo sai in quale cultura una taglia XL è più piccola di una L ?

    (in quella latina, coi numeri romani ;-))

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