mercoledì 14 agosto 2024

Per fare un viaggio nel futuro, prendete il treno!

C’è chi sa fare delle buone analisi politiche: io non sono fra questi, ma Marco Rizzo, da vecchio parlamentare, dice cose sensate. La prima è che i mass-media mettono in risalto lo scontro apparentemente razzista tra Vannacci e la pallavolista di colore Egonu. Lo fanno per attirare l’attenzione del pubblico su questioni marginali, per poter nascondere il fatto che il proprietario della FIAT, l’ebreo Elkan, ha venduto l’ultimo pezzo della multinazionale, non saprei dire a chi, dopo che per anni quella industria automobilistica è stata finanziata con denaro pubblico. Rizzo, in questa intervista, aggiunge che è in fase di attuazione il progetto mondialista di dividere l’umanità in due categorie: la platea sterminata di peones, inutili e inutilizzabili, e l’élite minoritaria che si accaparra le ricchezze facendo sprofondare sempre più la classe media, e i poveri cristi di quella che una volta si chiamava classe operaia, nella miseria. Sempre Rizzo afferma che se vogliamo sapere come sarà il futuro della società italiana basta andare fuori delle stazioni di Roma, Milano, Torino o Padova e assistere all’indecoroso spettacolo degli accampamenti di stranieri, stravaccati, drogati, ubriachi, litigiosi e anche pericolosi per i turisti e gli altri viaggiatori. Il futuro dell’Italia è lì, fuori dalle stazioni, davanti ai nostri occhi. Il video mi è stato segnalato da Francesco Spizzirri, che ringrazio. 


3 commenti:

  1. Noi abbiamo capito il disegno,ma come facciamo a contrastarlo?
    Credo che il periodo della informazione per far capire cosa ci aspetta sia abbastanza in la.
    Votare oh,oh?
    Marciare oh,oh,oh?
    Che fare oh,oh,oh?
    (Cantare sull'aria di volare)
    Ci servono soluzioni concrete,passo la palla agl'altri.Saluti.

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  2. Equilibri più avanzati, come dicevano Moro e Berlinguer, la fiat 600 multipla, primo monovolume al mondo, il pulmino 850, le suore dentro col cappellone di celluloide, primo esempio, il pulmino 850, di mini van al mondo, roba nostra che ci hanno svenduto, roba nostra pagata con le tasse, debiti ripianati da ogni famiglia italiana. Ci spetterebbe una cinquecento a testa...

    E venne Agnelli Gianni con il rolex sul polsino, ed i pezzi cominciarono a cadere, poscia l'omino col maglione nero, traditore dei suoi simili ché di origini umili assai, super servo sciocco, demolition man italo-canadese, risanatore di conti. Dei suoi padroni. La morte cancella ogni debito. Non i nostri.

    E venne la Egonu, italiana non di stirpe e leggermente nera, schiaffeggiatrice di palle, che ci avrebbe regalato un sogno. Certi modi di dire mi fanno inca**are come un cercopiteco. A noi servono regali tangibili, meglio la restituzione del maltolto..

    Ciechi occhiuti che guidano ciechi sciocchi, generali opportunisti che lasciano la daga per la cadrega. Un tempo finita la pugna tornavano alle vigne, alla terra. Un tempo.....

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  3. Roberto....mi è capitato di passare nei dintorni della stazione di Udine (sia treni che corriere)....una via di mezzo tra il Pakistan, la Cina e l'Africa nera....a ciondoloni sulle panchine con lo smart in mano, non fanno una ceppa (mantenuti da noi), urlano e schiamazzano, di giorno ancora ancora ti senti (mezzo) sicuro, di sera devi avere il body guard....com'era diversa Udine anni fa quando andavo a scuola e in Ateneo, tutto tranquillo...
    Udine sembra certe zone di Londra frequentate e abitate dagli importati, tipo Brixton, quando ci andai anni fa mi chiesi se gli inglesi esistevano ancora o erano spariti....
    Zenzero

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