Testo di Sandro Campana
Questo quadro allegorico di Giorgio Grosz, del 1926, rappresenta bene anche la realtà attuale. Un generale crede di comandare (in realtà esegue gli ordini impartiti dal bankiere – industriale. Un governo di ministri senza testa (non vede - non sente - non ragiona) fa da comparsa. L'Asino è il popolo lavoratore, con i paraocchi e nutrito con i giornali asserviti al potere (quella volta non c'erano i media di oggi). Sotto, i pochi che non si adeguano: morti o in galera.
Specchio della realtà ricorrente a cicli storici 😤
RispondiEliminaE non c'è niente,non c'è niente da capire....(queste sono parole di una nota canzone),è tutto sotto gli occhi di tutti.Il quadro del 1926 è l'esatta copia di quello che sta avvenendo adesso,ciò dimostra che la storia non è maestra di nulla,poichè la memoria dell'uomo è generazionale,ossia ogni generazione impara quello che gli passa sotto gli occhi,la storia si ripete imperterrita anche se non nei modi almeno nella sostanza ed ogni uomo è un foglio bianco che passa sotto le mani dello scrivano ed anche se lo scrivano scrive sempre la stessa frase,questa è nuova per il foglio che la riceve per la prima volta.Molto probabilmente la storia è maestra per lorsignori che da qualche parte debbono avere un manuale per il controllo del gregge e vi attingono a piene mani.Saluti.
RispondiEliminaP.S Non c'è nulla di nuovo sotto il sole(vi ho anticipati)....
Come ripete spesso Diego Fusaro, "la Storia è maestra, ma non ha scolari".
EliminaTra l'altro, quadro molto bello, a mio parere.
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RispondiEliminaSottoscrivo sia il commento di Rod che il giudizio di Franco. Niente da aggiungere.