sabato 1 febbraio 2014

Il catechista fascinoso



E’ un piacere stare ad ascoltarlo e deve trattarsi di un carisma tutto particolare, il suo. E’ anche single e ciò lo rende anche appetibile all’universo femminile. Daria Bignardi è riuscita a investigare nel suo passato e così abbiamo saputo che Alessandro Di Battista, promosso portavoce del Movimento 5 Stelle, da ragazzo insegnava religione ai bambini, più tardi ha girato molto il Sud America, ha partecipato ad iniziative di microcredito in Africa e suo padre è un fascista convinto. Per reazione, tutte le volte che è andato a votare, ha votato a Sinistra, finché non ha avuto l’illuminazione sulla via di Damasco e ha sposato la causa di Grillo e Casaleggio. E’ un credente, pensa che il Vangelo sia un “bel libro” e tutto questo è molto rassicurante. Conforta anche l’ottimismo che gli sprizza da tutti i pori e che lo fa convinto della vittoria elettorale a cui il suo partito andrà inesorabilmente incontro nell’immediato futuro. Parla a nome degli italiani disperati e stanchi. Venenum in cauda, quando la Bignardi gli ha detto “In bocca al lupo”, ha risposto con l’odioso e banale “Crepi!”. Il che, visto anche il suo passato di predicatore laico, me lo fa scendere nella graduatoria delle persone encomiabili. Ma io non conto nulla. Io sono un pregiudicato, non posso candidarmi con il M5S e alla domanda della Bignardi circa le mie tendenze religiose avrei risposto che sono agnostico e anche un tantino arrabbiato con le chiese organizzate, manipolatrici e bugiarde. No, decisamente, la carriera politica non fa per me. E se n’erano accorti anche i Verdi che mi diedero il classico calcio in culo. Di Battista sta diventato l’idolo delle teen agers, possibilmente di quelle che hanno diciotto anni e possono votare. E’ il suo momento, ma io non gli auguro in bocca al lupo per non sentire la sua scontata e antipatica risposta.

4 commenti:

  1. Purtroppo la chiosa finale riferita al lupo è uno dei tanti modi di dire imbecilli che gravano sulla pelle degli animali....
    si dice anche "morire come un cane" riferito ad una brutta morte, (come se il cane dovesse poveretto, morire sempre malamente),
    si dice "fare la fine del topo", quando si allude ad una fine miseranda;
    o ancora "vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso", quando si fanno i conti senza l'oste;
    brutte espressioni, non meno brutte di quelle riferite anche agli umani "sei sordo", o anche " sei cieco" o "ma che sei handicappato?"...
    che io evito di usare perché non mi sembra carino offendere i veri portatori di handicap.
    Per quanto concerne questo tizio,
    mi fa invece un po' disgusto e mi preoccupa che di tanti che gravitano nel M5S, si vada a cercare come buon esempio uno pretino in pectore, spero che non si voglia tentare al solito di far passare per buono ciò che puzza di religione.

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    1. I modi di dire specisti li ho eliminati da anni dal mio linguaggio.
      A volte dico: "Tagliare la testa al torero", per far riflettere chi mi ascolta.

      Il fatto che il M5S abbia scelto un....pretino come portavoce può far nascere il sospetto che anche loro cerchino di applicare la "captatio benevolentiae".

      Leggermente inquietante.

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    2. Ho ascoltato il commento di Augias su Di Battista e mi è sembrato abbastanza condivisibile. Non condivido invece la sua preoccupazione che il M5S porti all'avvento di un nuovo fascismo. Qui è stato decisamente esagerato.

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  2. E' in gamba e sa argomentare, però lo vedo un po "convintino"... cioè una persona che sa di piacere.
    Però è una persona fresca come lo sono quasi tutti i "grillini" e che danno una speranza di cambiamento, anche se io guardo con interesse anche questo partito http://www.youtube.com/watch?v=Vw-2XWK87DQ che propone un sistema fiscale che non ho sentito proporre da nessuno.

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