Testo di Enrico Priotti
Come era ovvio che
accadesse, più si va a raccattare feccia, più ne arriva (e ce n'è
un serbatoio inesauribile, viste le dimensioni dell'Africa rispetto
all'Italia, per non contare quelli che arrivano da Asia, Sudamerica,
ecc...). Di questa bella gente ce n'è un milione già sulla costa
libica, pronto ad essere scodellato in Sicilia. Ora siamo già
arrivati al punto che, anche avendo lì (follemente) tutte le nostre
navi della Marina Militare, più una marea di pescherecci,
rimorchiatori, traghetti ed altre navi di servizio di molte nazioni,
non riusciamo più a raccattare tutta la ciurma che parte dalla
Libia, per cui i morti annegati si contano a centinaia e, nonostante
questo, il numero degli arrivi non diminuisce affatto.
Vedrete che
presto ci sarà qualche esponente della sinistra che dirà che è
necessario organizzare un servizio continuo di traghetti da Palermo a
Tripoli per andare avanti nel processo di negrificazione afroislamica
d'Italia (d'altra parte è un'idea che un altro kompagno aveva già proposto per il tragitto Albania-Puglia). E, mentre i criminali
sessantottini al potere distruggono il Paese più bello del mondo,
fra gli applausi di un falso papa e di un popolo che, più lo
bastoni, più vota PD, M5S e SEL, Renzi non trova niente di meglio da
fare che andarsi a vantare di una simile situazione con i giapponesi
al G7. Me lo avessero raccontato anche solo pochi anni fa, non ci
avrei creduto.
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