Testo di Giorgio Celsi
"Si dice che
ognuno dovrebbe essere libero di scegliere di fare ciò che vuole…
Io avrei voluto scegliere di vivere, ma qualcun altro ha scelto al posto mio e mi ha ucciso con l’aborto". Eppure il Comitato Nazionale di Bioetica afferma che: "Ho il diritto ad essere rispettato come ogni persona umana fin dalla fecondazione".
Io avrei voluto scegliere di vivere, ma qualcun altro ha scelto al posto mio e mi ha ucciso con l’aborto". Eppure il Comitato Nazionale di Bioetica afferma che: "Ho il diritto ad essere rispettato come ogni persona umana fin dalla fecondazione".
@Gentili & attenti LETTORI,
RispondiEliminaquando si affrontano temi così importanti sulla VITA c' è SEMPRE il pericolo, che si formino due fazioni fortemente contrapposte e lo sarà anche questa volta QUI;
da giovane ero un convinto "simpatizzante" radicale quindi anche un "abortista", ora con l' età & evoluzione spirituale SONO diventato all' opposto un tenace sostenitore della VITA;
infatti come sottolinea l' autore si è ESSERI viventi dal momento del concepimento, quindi salvo casi eccezionali chi siamo NOI per togliere la VITA ad un ns. SIMILE !?;
chi lo fà di fatto è un INFANTICIDA e uno dei più convinti sostenitori, è stato proprio quel tanto osannato Marco PANNELLA che ho di persona conosciuto a TRIESTE come consigliere comunale;
se sua madre avesse "abortito" lui ma anche NOI
NON saremmo mai esistiti quindi ognuno tragga le sue conclusioni, poi se la VITA degli ANIMALI è sacra lo è anche quella dei miei FRATELLI/SORELLE terrestri ora chi vuol intendere intenda !!!!
MANDI
SDEI
...peccato solo che la vita degli animali non sia affatto considerata SACRA, se non da una ancor esigua minoranza umana...
Eliminal'uomo, tra cui anche quelli che lei chiama fratelli e sorelle, è l'unico essere che si differenzia e si distacca quindi dal restante creato per una mostruosa scelta e brama (fortemente alimentata dal sistema plutocratico e teologico nel quale viviamo), il PROFITTO, che lo muove nelle viscere, che gli torce le budella e per il quale ammazzerebbe anche sua madre.
Grazie SDEI. Ho inteso. Ti ringrazio per non essere andato giù pesante con me.
EliminaCome ho messo nel titolo, la questione è controversa. In base al principio "Ubi major, minor cessat", le conseguenze del lasciar vivere un feto in un paese del terzo mondo, dovrebbero essere prese in considerazione, per decidere la cosa migliore da farsi. Vorrei vedere tu, nei miei panni, cosa avresti fatto.
@VARG,
RispondiEliminacondivido quello che Tu scrivi sulla natura di alcuni ESSERI viventi senzienti, ma per Me è più esatto chiamarli TERRESTRI e Ti spiego;
è PERCHE' essi vivono come NOI sulla TERRA ma siamo poi proprio sicuri che siano UMANI, o invece appartengono a una delle 30 altre RAZZE presenti sul ns. PIANETA !!!???
MANDI
SDEI
@Roberto,
RispondiEliminaognuno di NOI "evolve" in tempi-modi-luoghi diversi pertanto NON mi atteggio a GIUDICE, l' ho scritto che per un senso distorto della LIBERTA' anch' Io da giovanissimo ero un favorevole "abbortista";
ora NON più e a chi persiste ricordo 2 fatti il primo esistono diversissimi ed efficaci "anticoncezionali", secondo invece chi ha gravi problemi economici può partorire e poi far addottare l' indifesa CREATURA vivente PUNTO !!!
MANDI
SDEI
Vero. Ti faccio solo due obiezioni.
EliminaNel terzo mondo gli ....efficaci anticoncezionali esistono fino a un certo punto, per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare qui.
E, secondo, gli orfanotrofi non sono il massimo del benessere e a volte sono dei veri e propri inferni per i piccoli ospiti, come spesso ci viene riferito dai telegiornali.
@Roberto,
RispondiEliminami dispiace ma devo "personalizzare" la risposta
le Tue 2 obiezioni SONO "irricevibili", primo PERCHE' Tu sei del PRIMO non del TERZO MONDO secondo PERCHE' ho parlato di adozioni famigliari NON di affido agli "orfanatrofi";
in ogni caso ribadisco il concetto chi siamo NOI per "togliere" la VITA ad un ns. SIMILE vivente & scienziente !?, questo è un "DELITTO" ancora più grave per chi si proffessa difensore del MONDO ANIMALE punto !!!!
SDEI