Viviamo in un mondo di
specchi, come quei labirinti dei baracconi, in cui si pensa di uscire
e invece si va a sbattere contro un vetro. Pensavo di essere un
portatore di verità (e lo penso ancora), un lucifero in sedicesimo,
ma c'è anche chi mi scambia per un troll. E questo mi porta a
dedurre che tale odioso appellativo si applica a chiunque non la
pensi come noi. Il motivo del contendere sono stati i gay, che, con
la rivendicazione dei loro diritti, alla pari del Santo Padre, stanno
creando scissioni nella società, per lo meno quella italiana poco
avvezza ai cambiamenti del sedicente modernismo. Nella presentazione
del libro di Riccardo Tristano Tuis, “L'aristocrazia nera”, si
mettono a confronto due parole: “diabolos” e “simbolos”, che
significano rispettivamente “ciò che separa” e “ciò che
unisce”. Ne deduco che il Papa e i gay sono diavoli perché
separano, mentre i loro opposti, chiamiamoli antipapa e antigay,
sono antidiavoli perché uniscono.
Che il Papa sia
emissario di Satana, ce ne siamo accorti da un pezzo, ma che gli
omosessuali, con i loro rapporti contro natura siano diabolici,
faccio fatica anch'io a crederlo vero. Naturalmente, presi
singolarmente, sia Bergoglio che l'omosessuale medio sono delle brave
persone, ma se è vero che “riconoscerete l'albero dai suoi
frutti”, mai come in questo momento storico il Gesuita vescovo di
Roma sta creando un abisso tra i fedeli cattolici e i matrimoni fra
omosessuali stanno creando disagio nell'opinione pubblica italiana.
Premesso ciò,
commentando un post pubblicato da Anna Englaro sotto questa immagine,
le ho chiesto come mai pubblicasse tali sconcezze. Ella, rispettabile
animalista che conosco da anni, si è contenuta nella reazione,
limitandosi a dichiararsi basita per la mia presa di posizione, ma
almeno un paio delle sue amicizie non sono state altrettanto
diplomatiche e una di queste, una donna di nome Nicoletta Boldo, le ha chiesto se
per caso io fossi un troll. Da qui la mia perplessità sul fatto di
vivere calati dentro un labirinto di specchi, per di più deformanti.
Mai, infatti, avrei immaginato che le mie parole potessero sembrare
frutto di deliberata discordia, di spargimento di zizzania, giacché
se prendo una precisa posizione, lo faccio sulla base di precise
convinzioni e non per partito preso o per cazzeggiare su Facebook
come fanno trolls e affini.
Già in passato, ad
Anna e ad altri utenti favorevoli all'accoglienza dei migranti, ho
chiesto di non limitarsi a guardare l'albero, ma l'intera foresta, ma
devo concludere che tale metafora è del tutto inefficace. Se uno si
fissa sull'albero, non può, fisiologicamente, vedere la foresta. E'
come se ci fosse un incantesimo. Si potrebbe dire che Anna,
Massimiliano Germani e altri amici di Facebook, non riescano a vedere il
quadro generale, dando per scontato che i fenomeni sociali a cui
assistiamo (nella fattispecie la promozione governativa della
filosofia transgender) siano spontanei, immaginando cioè che i tempi
siano maturi affinché una minoranza di devianti oppressi da secoli
possano finalmente vedere riconosciuto il diritto ad essere
considerati normali, cioè a rientrare nella norma.
I miei amici, che
potremmo grossolanamente definire come portatori di un pensiero di
“Sinistra”, rifiutano l'idea che ci sia una regia occulta, come
spesso e volentieri ho detto loro e quindi per tale ragione
probabilmente non riescono a vedere la proverbiale foresta, cioè non
sono capaci di unire i puntini per formarsi un'idea generale di ciò
che sta succedendo. Probabilmente, siccome il materialismo storico
marxista nega l'esistenza della divinità, pensano che gli esseri
umani siano dotati di libero arbitrio e siano in grado di prendere le
decisioni che servono, magari passando attraverso l'auto da fé dei
rapporti di forza. Negando Dio, i comunisti, consci o inconsci, non
possono arrivare ad immaginare che ci siano degli Arconti,
storicamente conosciuti come demoni, che dirigono le vite degli
uomini, sotto la direttiva del loro Demiurgo Satana. Ritengo che un
concorso di forze, tra cui l'educazione razionalista che hanno
ricevuto, impedisca ai miei amici di Facebook (e anche a quelli della
vita reale) di immaginare che i cambiamenti in seno alla Chiesa e
alla società laica rispondano a un preciso piano massonico, di
quella Massoneria che è una delle armi in mano agli Arconti, da
Vittorio Mella e Antonio Marcianò chiamati anche “Guardiani”.
Io, che da un amico di
Massimiliano Germani sono stato definito un Solone, ho chiesto a
quest'ultimo una moratoria sulla discussione inerente i migranti e
anche con Anna Englaro non ho più voglia di discutere se il
matrimonio fra omosessuali sia accettabile o meno, perché queste
diatribe mi logorano e immagino che anche a lei e ai suoi amici
facciano lo stesso effetto. Anzi, arrivo a ipotizzare che anche
Facebook sia uno strumento diabolico, nelle mani degli Arconti, volto
ad aumentare il “divide et impera”, tecnica secolare da essi
utilizzata per gestire la mandria umana. Su questo, penso che anche i
miei amici possano essere d'accordo: le discussioni tolgono energia e
mettono di malumore, tanto che anch'io non ho resistito a mandare
affanculo Nicoletta Boldo dopo che aveva scritto che se fossi stato suo amico
mi avrebbe cancellato. Facebook, che per me è una miniera di
informazioni, è anche fonte di arrabbiature e presumo che lo sia
anche per altri milioni di utenti. Se è vero che gli Arconti si
nutrono delle nostre energie negative come il dolore, la rabbia e la
sofferenza, i social network dovrebbero essere il loro supermarket a
prezzi scontati.
Ribadisco il concetto,
anche se i diretti interessati non ne trarranno giovamento: la
cultura transgenere rientra nel piano globalista di transumanesimo e
di meticciamento dell'umanità. Gli Arconti stanno preparando il
terreno per l'esercito di schiavi del futuro, dotati di microchip
sottocutaneo, resi incapaci di libero pensiero e di ribellarsi alle
loro imposizioni. Un bestiame ancora più succube e sottomesso di
come è già ora. Soprattutto, impossibilitato ad elevarsi su un
piano superiore per vedere dall'alto l'intera scena del mondo.
Schiacciati nel fango dei luoghi comuni, guidati a pensare nel modo
giusto, per loro, i guardiani. Questa immensa opera di manipolazione
è oggi realizzata da quelle stesse guide morali di cui l'umanità si
è fidata per secoli e che proprio grazie a tale fiducia riesce ad
accattivarsi le simpatie e l'approvazione del gregge umano. Io non ci
sto, ma smetterò anche di insistere con amici forse ormai persi per
sempre, irrigiditi in quello che credono sia il loro pensiero.
Bisogna studiare la figura di Mario Mieli, Roberto, per capire quanto disequilibrio vi sia nell'essere in pieno "checche". Il politically correct ci vieta di dire ad un omosessuale che ha degli squilibri interiori. È sacrilegio! Mieli morì suicida molto giovane. Il suo amore per la cacca e la pipì si lega indiscutibilmente ad un retroterra filosofico gnostico. Era ebreo. Ecco che il transumanesimo omosessualista svela le sue radici POLITICHE... Billy the Kid
RispondiEliminaLotta dura con la verdura!
EliminaParco Lambro!
Che bei ricordi che mi susciti.
Sulla coprofagia avrei qualche riserva, ma pensavo che il FUORI l'avesse fondato Franco Grillini, mentre di Mario Mieli non avevo mai sentito parlare.
Grazie Billy. Sempre puntuale.
Il dramma di tutte le minoranze odierne è che dalla CONTESTAZIONE AL SISTEMA esse sono state INGLOBATE DAL SISTEMA STESSO attraverso i dogmi del "politically correct". I Massoni sono sensibili verso le minoranze poiché essi stessi FURONO minoranza perseguitata. Però essi adesso sono al POTERE, e stanno facendo pari pari le stesse cose degli ANTICHI OPPRESSORI nei confronti di ALTRE minoranze non riducibili al loro Potere... Billy the Kid
EliminaSe Mario Mieli avesse saputo che dopo una quarantina d'anni le sue battaglie avrebbero trovato compimento, forse non si sarebbe ucciso.
EliminaMa siamo sicuri che non sia stato fatto f.u.o.r.i. dalla CIA?
Interessante il concetto che i massoni sono suscettibili nei confronti delle minoranze perché essi stessi, storicamente, lo sono stati. Ora sono al comando e hanno preso il posto degli oppressori.
Mi viene in mente Israele che, dopo aver provato il nazismo, si comporta nazisticamente con i palestinesi.
sì,i poveri cristi ebrei.........ma quelli che contavano non li hanno toccati,anzi....
Eliminavedi i thyssen krupp,grazie al loro acciaio fu possibile la blitzkrieg...o a ig farben...(ora si chiama bayer e altre)sempre con ebrei al controllo...
forse la verità alla fine verrà furi,intanto basta vedere chi ci ha guadagnato di + dalla guerra mondiale.
Ci hanno guadagnato i banchieri, che sono quasi tutti di etnia ebraica.
EliminaDevono avere il Demiurgo Satana che li aiuta. Da secoli.