mercoledì 25 maggio 2016

Un moderno eroe o un attorucolo fallito?



Raz Degan, israeliano, classe 1968, divenne celebre negli anni 90′, grazie ad un fortunato  spot del Jagermeister, che riscosse grandissimo successo e rese molto noti sia lui che il prodotto. L’aspetto fisico bello e affascinante fece il resto, portandolo ben presto alla ribalta sul piccolo schermo e al cinema. Ha partecipato, tra le varie esperienze televisive, a “Ballando con le stelle 6”, prima di approdare nel 2010 a Mistero. Quest’ultimo è stato l’ultimo programma a cui ha preso parte. A livello cinematrografico ha recitato in oltre una decina di film, tra i tanti menziono “Squillo”, sotto la regia di Carlo Vanzina nel 1996, e “Barbarossa”, per Renzo Martinelli nel 2009. E poi è sparito di circolazione. Come mai?



Cercando il suo nome su Google, non appaiono risultati recenti. Tra i primi che saltano fuori, c’è un’interessante intervista rilasciata a Vanity Fair un anno fa, dove affronta pure la vicenda della sua “epurazione televisiva”. Interrogato dal giornalista sulla sua “sparizione”, l’attore risponde così: «La mia carriera andava piuttosto bene, facevo cinema, Tv. Ma mi mancava un perché. Ho cominciato a fare ricerche, a interessarmi alla vita in maniera più profonda. Avrei voluto condividere con il pubblico televisivo quello che avevo imparato, ma i tempi della Tv sono troppo rapidi. Non riuscivo a esprimermi»


Stai parlando di Mistero?” Gli chiede l’intervistatore. E l’intervista prosegue: «Credevo che usando la mia popolarità avrei potuto trattare temi importanti, molto più grandi di me, come i messaggi subliminali, il signoraggio (il reddito che gli Stati guadagnano dall’emissione di denaro, ndr). Ma i media sono controllati, pieni di stronzate. Viviamo in una dittatura: controllano quanti soldi puoi prendere in banca, dove puoi viaggiare. Poi ti danno un telecomando per farti credere che sei libero solo perché puoi scegliere quale canale guardare». (fonte)

 
Da quella intervista è passato un anno, e Raz Degan è rimasto nell’ombra, almeno a livello mediatico. Sparito dalla televisione però, ha lavorato a lungo su un documentario, “il figlio di Hamas“, uscito nell’Aprile 2015. Anche in questa occasione, i media non si sforzarono certo per promuovere l’opera, che comunque ha ottenuto abbastanza successo. Raz Degan evidentemente in buona fede, ha sottovalutato il potere criminale di coloro che hanno in mano le redini non solo dell’economia, ma anche dei mass media. Tengono nascosta la verità alla popolazione, anche se sta lentamente emergendo, e certo non avrebbero consentito ad un personaggio così famoso e seguito di “sputtanarli”.


Raz Degan ha pagato con la censura i suoi buoni propositi, a differenza della maggioranza degli altri “vip”, che nel migliore dei casi “fanno finta di niente”, si godono la posizione di privilegio, la bella vita, e se ne fregano del resto. A Raz Degan vanno i nostri ringraziamenti e solidarietà, e se dovesse leggere questo articolo, ci teniamo a fargli sapere che molte persone, nonostante la censura del sistema, sono a conoscenza di quanto ha fatto, o tentato di fare, e del fatto che così facendo, ha compromesso la sua carriera, e nutrono grande stima per questo. Verrà un giorno che questo comportamento, riceverà i riconoscimenti che merita. E magari il tuo nome resterà nella storia, ricordato per essere tra i pochi coraggiosi in un mondo di pavidi ben prezzolati. Se Raz Degan avesse taciuto, avrebbe probabilmente continuato a recitare e condurre trasmissioni, ricevendo sempre più popolarità. In una società come questa, le persone come Raz Degan, sono moderni eroi. Grazie!

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