Raz
Degan, israeliano, classe 1968, divenne celebre negli anni 90′,
grazie ad un fortunato spot del Jagermeister, che riscosse
grandissimo successo e rese molto noti sia lui che il prodotto.
L’aspetto fisico bello e affascinante fece il resto, portandolo
ben presto alla ribalta sul piccolo schermo e al cinema. Ha
partecipato, tra le varie esperienze televisive, a “Ballando con
le stelle 6”, prima di approdare nel 2010 a Mistero. Quest’ultimo
è stato l’ultimo programma a cui ha preso parte. A livello
cinematrografico ha recitato in oltre una decina di film, tra i
tanti menziono “Squillo”, sotto la regia di Carlo Vanzina nel
1996, e “Barbarossa”, per Renzo Martinelli nel 2009. E
poi è sparito di circolazione. Come mai?
Cercando
il suo nome su Google, non appaiono risultati recenti. Tra i primi
che saltano fuori, c’è un’interessante intervista rilasciata a
Vanity Fair un anno fa, dove affronta pure la vicenda della sua
“epurazione televisiva”. Interrogato dal giornalista sulla sua
“sparizione”, l’attore risponde così: «La
mia carriera andava piuttosto bene, facevo cinema, Tv. Ma mi mancava
un perché. Ho cominciato a fare ricerche, a interessarmi alla vita
in maniera più profonda. Avrei voluto condividere con il pubblico
televisivo quello che avevo imparato, ma i tempi della Tv sono troppo
rapidi. Non riuscivo a esprimermi»
“Stai
parlando di Mistero?” Gli chiede l’intervistatore. E l’intervista
prosegue: «Credevo
che usando la mia popolarità avrei potuto trattare temi importanti,
molto più grandi di me, come i messaggi subliminali, il signoraggio
(il
reddito che gli Stati guadagnano dall’emissione di denaro,
ndr). Ma i media sono controllati, pieni di stronzate. Viviamo in una
dittatura: controllano quanti soldi puoi prendere in banca, dove puoi
viaggiare. Poi ti danno un telecomando per farti credere che sei
libero solo perché puoi scegliere quale canale guardare». (fonte)
Da
quella intervista è passato un anno, e Raz Degan è rimasto
nell’ombra, almeno a livello mediatico. Sparito dalla televisione
però, ha lavorato a lungo su un documentario, “il
figlio di Hamas“, uscito
nell’Aprile 2015. Anche in questa occasione, i media non si
sforzarono certo per promuovere l’opera, che comunque ha ottenuto
abbastanza successo. Raz
Degan evidentemente
in buona fede, ha sottovalutato il potere criminale di coloro che
hanno in mano le redini non solo dell’economia, ma anche dei mass
media. Tengono
nascosta la verità alla popolazione, anche se sta lentamente
emergendo, e certo non avrebbero consentito ad un personaggio così
famoso e seguito di “sputtanarli”.
Raz
Degan ha pagato con la censura i suoi buoni propositi, a differenza
della maggioranza degli altri “vip”, che nel migliore dei casi
“fanno finta di niente”, si godono la posizione di privilegio, la
bella vita, e se ne fregano del resto. A
Raz Degan vanno i nostri ringraziamenti e solidarietà, e
se dovesse leggere questo articolo, ci teniamo a fargli sapere che
molte persone, nonostante la censura del sistema, sono
a conoscenza di quanto ha fatto, o tentato di fare, e del fatto che
così facendo, ha compromesso la sua carriera, e
nutrono grande stima per questo. Verrà
un giorno che questo comportamento, riceverà i riconoscimenti che
merita. E
magari il tuo nome resterà nella storia, ricordato per essere tra i
pochi coraggiosi in un mondo di pavidi ben prezzolati. Se
Raz Degan avesse taciuto, avrebbe probabilmente continuato a recitare
e condurre trasmissioni, ricevendo sempre più popolarità. In
una società come questa, le persone come Raz Degan, sono moderni
eroi. Grazie!
Nessun commento:
Posta un commento