Sul mio berretto da
baseball, che mi è stato regalato da un amico insegnante di karate,
in caratteri nipponici c'è scritto: “Spirito libero”. Così io
mi sento, al di là di ogni retorica, da sempre. Com'è facilmente
comprensibile, a uno spirito libero stanno strette regole,
convenzioni, leggi e altre pastoie ed è con un certo rammarico, non
disgiunto da una punta di amarezza, che ho dovuto rinunciare a
iscrivermi a un sito-agenzia che mette in contatto scrittori fantasma
con editori palesi, cioè scribacchini pennivendoli con giornali -
o anche grossi siti internet – che vogliano usufruire di scrittori
freelance, esterni alle loro redazioni.
Ho letto dalla prima
all'ultima riga del regolamento di tale agenzia, dal nome che si
presta a maliziose allusioni, “Melascrivi”, e vi ho trovato
troppe clausole restrittive per i miei gusti. Troppe minacce di
penalizzazioni, come se i titolari dessero per scontato di aver a che
fare con scrittori deficienti. Vi sono clausole accettabili che
rientrano nella cosiddetta “Netiquette”, vale a dire niente
parolacce, niente bestemmie e niente calunnie verso terzi, e fin qui
ci siamo. Ma che i miei testi debbano venire esaminati da una
commissione giudicante, che stabilisca se possono essere accettati o
meno, oppure se possono essere comprati da qualche giornale, non mi
sta bene. Poiché ogni penalizzazione (dopo un certo numero delle
quali si viene espulsi dal sito), comporta un prelievo di denaro dalla
somma depositata preventivamente, cioè dal conto personale di ogni
iscritto, finirei per andare in perdita piuttosto che guadagnarmi
qualche soldino grazie ai miei articoli.
Infatti, quale editore
comprerebbe articoli in cui parlo male del Papa, del governo, dei
militari, dei sionisti, dei gesuiti e di altri lazzaroni milionari la
cui occupazione è quella di opprimere il popolo? Se io fossi uno di
quei signori, proprietario di giornali, radio e televisioni, non
comprerei mai uno dei miei articoli, figurarsi se mi assumerei, a
meno che non accettasi l'umiliante proposta di fare il viscido troll.
Solo in quest'ultimo caso, o nel caso in cui saltassi la barricata e
mi facessi debunker, i padroni occulti - o palesi - del mondo mi
potrebbero assumere. Vi è infatti anche la possibilità, in base a
un preciso punteggio di merito, di essere alla fine assunti o da
"Melascrivi" come correttore di bozze (caporale in termini
militareschi) o addirittura dal committente danaroso che si sentisse
particolarmente soddisfatto dall'opera di lecchinaggio del sedicente
scrittore (ufficiale, sempre in termini militari). E' solo con
raccomandazioni e servilismo, specie in Italia, che si può fare
carriera, in ogni settore delle attività economiche.
E' per questo
che io non assumerò mai posizioni di prestigio, in nessun ambiente
di lavoro e la mia esperienza come insegnante elementare sta lì a
testimoniarlo. Quello che dal punto
di vista dei sostenitori dell'Establishment è un motivo di vergogna,
dal punto di vista degli oppositori del Sistema è, viceversa,
attestato d'orgoglio. E' per questo che io, allontanatomi
volontariamente dalla scuola elementare per "incompatibilità ambientale", posso ancora oggi essere
visto come un fallito dagli uni e un piccolo simpatico ribelle dagli
altri, con me che, magari, arrivato all'età della saggezza, posso
permettermi di dire che la verità sta nel mezzo, e che io sono, in
realtà, un po' dell'una e un po' dell'altra cosa. Senza infamia e
senza lode.
Ma non è questo il
punto. Sappiamo che le cose, su questo pianeta, vanno avanti così da
secoli, se non da millenni: o si ha l'approvazione e la protezione
dei potenti, o non si è nessuno e si rischia biasimo, carcere e
patibolo. Molti personaggi più illustri di me ci sono passati e
ormai nessuno si scandalizza per questo. Ciò che qui mi preme
riportare è l'ennesima rinuncia a cui devo sottostare, benché le
doti non mi manchino. E, come anni fa non potei diventare guida
naturalistica a causa della fedina penale sporca, benché le doti in
tal senso non mi mancassero, così oggi non posso diventare scrittore
fantasma perché i miei testi sarebbero sistematicamente respinti
(non più di tre volte, dopo di che si è fuori), benché anche in
tal caso le doti di scrittore non mi manchino, come mi viene
reiteratamente ripetuto da chi mi legge. Ne deriva che lo prenderò
con filosofia, come non potrebbe avvenire altrimenti, pensando che
anche questa, evidentemente, non era la mia strada, non era il mio
“fiume”. Non rinuncerò mai alla mia libertà di espressione.
Purtroppo Roberto oggi se non sei in linea con il politically correct o comunque non "servi" a chi a il Potere come strumento per guadagnare soldi...puoi dire addio a qualsivoglia forma di successo... Forse in fondo è una fortuna. Billy the Kid
RispondiEliminaSicuramente in questa esperienza vi è qualcosa di positivo: ho conservato la mia libertà di parola.
Elimina...che poi è la cosa più importante... Almeno per chi ha a cuore la vera libertà! Billy the Kid
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