Testo di Magdi Cristiano Allam
Cari amici, secondo il
Corriere della Sera il Ministero degli Esteri ha deciso che l'Italia
non manderà soldati in Libia perché la situazione non si è ancora
stabilizza, perché "troppo alti sono i rischi, troppo
forte il pericolo che i reparti stranieri diventino bersagli di
attacchi". Secondo la stessa fonte, per l'Italia "l'obiettivo
prioritario rimangono l'unità e la stabilizzazione della Libia",
e "L'impegno del nostro Paese segue il percorso della
diplomazia". In questo contesto è lecito domandarsi:
1. A cosa serve un esercito se il suo uso è condizionato alla presenza di condizioni stabili in cui non ci siano rischi per i soldati?
2. Come si può immaginare di stabilizzare un Paese occupato da feroci terroristi islamici con la diplomazia?
Cari amici, l'Italia
dovrebbe impiegare il proprio esercito per stabilizzare la situazione
a 300 chilometri dalla nostra frontiera meridionale, sconfiggendo il
terrorismo islamico e ripristinando condizioni di sicurezza per
tutti. Ovviamente di concerto con una coalizione internazionale a cui
aderiscano anche i paesi arabi, in primis l'Egitto. L'Italia dovrebbe
comportarsi così se avessimo un Governo che ha a cuore l'interesse
nazionale. Purtroppo abbiamo Renzi, Gentiloni, Pinotti e Alfano. Un
giorno ci domanderemo come sia potuto accadere.
Immagino sia corso ad arruolarsi....
RispondiEliminaLui, da ex musulmano, sa bene quanto il fondamentalismo islamico sia pericoloso.
EliminaComunque, è vero che tutti sono froci col culo degli altri.