Testo di Mossa Najjar
Una soldatessa israeliana in attività "inquadra e spara", un sistema che le permette di far fuoco
con un'apparecchiatura altamente tecnologica per colpire i palestinesi che si avvicinano alla recinzione intorno a Gaza, premendo un pulsante sul suo
joystick. Israele è in prima linea nello sviluppo di tale tecnologia di uccisione a distanza. "Spot and shot",
come viene chiamato da parte dell'esercito israeliano, può sembrare
un videogioco, ma le cifre sullo schermo sono persone vere -
palestinesi a Gaza - che possono essere uccise premendo un
pulsante sul joystick.
La soldatessa, che si trova lontano in una sala operativa, ha la responsabilità di mirare e sparare,
mediante un telecomandato, con mitragliatrici montate su torri di guardia ogni poche
centinaia di metri lungo la recinzione che
circonda Gaza. Secondo Giora Katz, vice presidente della ditta che fabbrica tali dispositivi,
le armi telecomandate come queste sono il volto del
futuro. Ci si aspetta che nell'arco di un decennio almeno un terzo
dei macchinari usati dall'esercito israeliano per
controllare terra, aria e mare sarà senza equipaggio. La
domanda di tali dispositivi, ha ammesso l'esercito israeliano, è
stata parzialmente alimentata da una combinazione tra un calo dei
livelli di arruolamento e una popolazione civile meno pronta a rischiare la
morte in battaglia.
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