Giovanni Palma: Credo che la famiglia sia il vero
simbolo della schiavitù. Non la gabbia (la casa) o la palla al piede
(il lavoro). Nessuna catena (la dipendenza da altri). Il vero simbolo
credo sia proprio la famiglia che è una fabbrica di pezzi di
ricambio (umanoidi schiavi). Ognuno vi incanala i propri istinti
fasulli, vi soddisfa i suoi bisogni indotti (riflessi pavloviani). La famiglia è sempre stata la
pattumiera in cui gettare ogni tipo di immondizia. Un bidone
aspiratutto. Oggi la sua funzione (calmare il popolo) è praticamente
obsoleta. Oggi il popolo è perfettamente sotto controllo pur
ritenendosi libero di poter qualsiasi rivoluzione. Qualsiasi incazzatura popolare non
fa più paura. Qualsiasi reazione viene fatta
sfogare e poi repressa. Come un brufolo che quando diventa maturo
scoppia da solo o viene schiacciato. Il tiranno non deve più
preoccuparsi di dare il bromuro al popolo schiavo (la famiglia).
Perché il popolo schiavo diventa sempre più inutile e zavorroso. La
tecnologia lo sta spazzando via. Ancora qualche decennio ed il popolo
(come lo intendiamo noi, cioè le masse) sarà solo un ricordo.
Me: Si direbbero affermazioni
profetiche, le tue, ma, volendo essere ottimisti e positivi, la
famiglia (per lo meno la coppia) può essere una forma di
cooperazione fra singoli. Io, se non avessi avuto l'aiuto della
famiglia, mi sarei trovato a mal partito in tantissime occasioni.
Sono stato comunque anche criticato per questo: di essere troppo
dipendente dai miei.
Giovanni Palma: La mia era una visione
col grandangolo come quando nella navicella spaziale stai andando
sulla luna e vedi la terra allontanarsi e noti solo il cielo, la
terra, il mare. Naturalmente, se non avessimo una famiglia quasi
tutti noi staremmo a rubare insalata nel giardino del vicino. Per
farla facile, credo comunque che per i tiranni siamo solo insetti da
schiacciare.
Me: Vero e della famiglia non gliene
importa niente. Basta vedere che i razzisti latifondisti della
Luisiana separavano le famiglie dei negri senza alcuno scrupolo.
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