Fonte: Infosannio
Referendum costituzionale: Matteo Renzi
ha promesso di mandare frotte di volontari casa per casa, per
spiegare le ragioni del Sì. Questo dialogo immaginario potrebbe
avvenire in una domenica mattina di ottobre o novembre 2016.
Ore 8:12, suona il citofono.
“Mmm. Chi è?”
“Buongiorno. Lei lo sa che la fine
del mondo è vicina?”
“Eh?”
“Fra poco si vota per il referendum
costituzionale. Se non passa, per noi è la fine”
“Ma davvero?”
“Certo. Lo hanno detto Fmi,
Confindustria, Financial Times. A lei piace Matteo Renzi?”
“No.”
“Molto bene, perché il referendum
costituzionale non è su Matteo Renzi, ma sulla riforma
costituzionale. Abbiamo sbagliato a personalizzare. Possiamo
discutere nel merito?”
“Veramente ho il caffè sul fuoco…”
“Lei vorrebbe superare il
bicameralismo paritario?”
“Cioè abolire il Senato?”
“Ehm… no, quello resta, ma i
senatori diventano solo 100. Lei vorrebbe diminuire i parlamentari e
velocizzare l’approvazione delle leggi?”
“I parlamentari vorrei diminuirli, ma
non era meglio abolire proprio il Senato oppure dimezzare deputati e
senatori?”
“Ma no, quella sarebbe stata
demagogia!”
“Ma è sicuro che le leggi si
approveranno più in fretta? Così come stanno le cose la riforma
Fornero è stata approvata in 19 giorni…”
“Eh…” (il venditore di riforme
consulta il suo opuscolo) “Guardi, lei ha la sindrome di
Bertinotti, meglio questo che niente, no? Risparmiamo 500 milioni di
euro e li diamo ai poveri!”
“Veramente la Ragioneria di Stato
dice che sono 50 milioni… e comunque i poveri sono dieci milioni,
quindi ci uscirebbe qualche caffè a testa…”
“Va bene, ma l’abolizione del Cnel?
Quella è buona no?
“Sì, ma bastava cambiare solo
l’articolo 99, mica stravolgere la Costituzione… poi in combinato
disposto con l’Italicum praticamente stiamo cambiando forma di
governo…”
“Non si preoccupi, forse l’Italicum
lo cambiamo…”
“Perché?”
“I tempi sono cambiati, ora con il
ballottaggio si rischia di consegnare il paese ai populisti fascisti
finti partigiani amici dei terroristi irrispettosi del Parlamento…
e sessisti”
“Ma voi non avete fatto delle
votazioni per la riforma con il Parlamento mezzo vuoto perché le
opposizioni erano uscite dall’Aula?”
“Scusi” (il venditore si
innervosisce) “Ma lei come fa a sapere tutte queste cose? Al corso
di formazione ci avevano detto che dovevamo convincere gli indecisi e
che la maggior parte degli italiani non sa un cazzo della riforma!”
“Ho letto il testo della riforma,
anche se l’art.70 nuovo non l’ho capito, mi informo sul Web,
leggo il Fatto Quotidiano…”
“Ma lei per chi vota?”
“M5S.”
“…”
“E’ ancora lì…?”
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